Il borgo friulano che non ti aspetti, Prossenicco e la sua Casa Nera

Prossenicco, il piccolo borgo che racchiude tesori da riscoprire.

Prossenicco, frazione del comune di Taipana, è una piccola perla incastonata nelle montagne friulane. E nasconde tantissimi tesori da riscoprire.

Per prima cosa è piacevole perdersi a passeggiare nei suoi vicoli stretti e godersi la calma, la tranquillità e il silenzio che li caratterizzano. Un modo diverso per staccare la spina da quella quotidianità caotica che, spesso, accompagna lo scorrere delle nostre vite. Nello specifico, poi, oltre a case ordinate, balconi pieni di fiori e persone disposte a chiacchierare ecco arrivare le due più interessanti attrazioni da vivere e conoscere: la Casa Nera e la Chiesa di San Leonardo.

Due vere e proprie eccellenze per il territorio. San Leonardo è il patrono del borgo e la chiesa a lui dedicata si trova, più o meno, verso la metà del paese. La struttura venne costruita inizialmente nel 1600 e non era altro che una chiesetta in stile romanico, solo in seguito, attorno al 1800, venne ampliata e le sue caratteristiche divennero barocche. Al suo interno si può ammirare una statua lignea della madonna vestita. Il marmo pregiato, poi, caratterizza altari, battistero, balaustre e acquasantiere scolpite in pietra. Accatastati nel retro della chiesa sono stati rinvenuti pezzi di una vecchia acquasantiera, abbandonati tra altre macerie, questa è stata poi ricostruita e ora la si può osservare nel museo della canonica.

La Casa Nera, invece, rappresenta in maniera importante la quotidianità e la storia di chi il paese l’ha vissuto nel corso degli anni. Priva di acqua, elettricità al suo interno c’erano le cose essenziali per vivere. La struttura è nera per il colore scuro delle mura annerite dal fumo, a un’altezza di un metro da terra, il fuoco acceso per scaldarsi e cucinare era sempre vivo. Il fumo, quindi, saliva e per poter respirare si doveva stare sempre seduti o chini. Quando il fumo si abbassava troppo, bisognava aprire una porta o una finestra, con la conseguente entrata di freddo. Al piano superiore c’era la camera da letto. L’ultima abitane della Casa Nera è stata la signora Meriza (Maria) che ha vissuto fino ai 100 anni. Ultimo ma non meno importante ecco arrivare l’orologio: a scandire il tempo, i giorni, le attività è stato riportato alla luce un meccanismo che dall’alto del campanile serviva per mostrare a distanza il trascorrere delle ore; assieme alle campane dettava, infatti, il ritmo della quotidianità degli abitanti di Prossenicco.