La cerimonia del cappello: il sogno di cinque giovani friulani che diventano Penne Nere

Un momento della cerimonia della consegna del cappello

La cerimonia della consegna del cappello ha sancito l’ingresso negli Alpini.

Cinque giovani friulani hanno coronato il loro sogno entrando a far parte delle Truppe Alpine con la consegna del cappello con la penna nera durante la cerimonia solenne svoltasi all’Aquila, il 5 luglio, che ha sancito ufficialmente il loro ingresso nella storica famiglia degli Alpini.

L’evento, che ha coinvolto 130 neo-Alpini, ha visto la partecipazione di importanti autorità militari e civili, tra cui il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, il Consigliere Militare del Presidente del Consiglio Generale Franco Federici, il Comandante delle Truppe Alpine Generale di Divisione Michele Risi e il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, insieme a familiari e amici.

Chi sono i nuovi alpini friulani.

I cinque giovani friulani provenienti dalla regione sono: Fabio Dionisio, 19 anni, di Arta Terme; Alessandro Marcolini, 20 anni, anch’egli di Arta Terme; Alberto Vidoni, 19 anni, di Forgaria nel Friuli; Amos Franceschinis, 23 anni, di Muzzana del Turgnano; e Francesco Mastantuoni, 21 anni, di Fiumicello Villa Vicentina. Tutti sono stati destinati all’8° Reggimento Alpini di Venzone, nella Brigata Alpina “Julia” .

Il corso di addestramento.

I neo-Alpini del corso “Solarolo III” hanno concluso un percorso di formazione durato undici settimane presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta, caratterizzato da marce, ascensioni, corsi di sci, alpinismo e combattimenti in ambiente montano. Successivamente, a L’Aquila, hanno partecipato a una settimana di immersione valoriale e addestrativa organizzata in collaborazione con l’ANA. Dal 30 giugno al 5 luglio, le giornate sono state scandite dall’ascensione sul Gran Sasso d’Italia (2.912 metri di altitudine) e dalla tradizionale marcia di “San Gabriele” lungo un itinerario di 21 Km.

Il cappello alpino, simbolo di appartenenza e dei valori di sacrificio, lealtà e coraggio, è stato consegnato ai giovani militari, in molti casi, da familiari che già avevano indossato la penna nera, a sottolineare la forte continuità generazionale. Questo momento ha rappresentato per loro il passaggio ufficiale all’interno di un corpo militare con una lunga tradizione e un forte legame con il territorio e la montagna.