Il week end in Friuli con le Giornate FAI d’Autunno.
Anche nel 2025 il Friuli Venezia Giulia partecipa con entusiasmo alle Giornate FAI d’Autunno, l’iniziativa nazionale che apre le porte di luoghi solitamente chiusi al pubblico, offrendo esperienze uniche tra arte, storia, natura e identità. Le aperture si svolgeranno sabato 11 e domenica 12 ottobre, ma a Trieste l’appuntamento è posticipato a sabato 18 e domenica 19 ottobre.
Sono decine i siti accessibili in tutta la regione, grazie al lavoro congiunto dei Gruppi FAI Giovani, delle Delegazioni territoriali e dei tantissimi volontari e studenti Apprendisti Ciceroni.
Udine e provincia: borghi storici, fede e archeologia industriale
Nel territorio udinese sarà protagonista il borgo fortificato di Santa Margherita del Gruagno, con il suo panorama mozzafiato e le antiche architetture. Da lì si potrà raggiungere anche il Borgo di Sant’Andrea, dove si visiteranno una chiesetta affrescata, la vigna e la cantina.
Riapre anche l’Amideria Chiozza di Ruda, storico impianto industriale dell’Ottocento, oggi in fase di recupero. A San Daniele del Friuli, oltre alla visita della Chiesa di Sant’Antonio Abate, gli iscritti FAI potranno accedere alla preziosa Biblioteca Guarneriana.
A Socchieve, nel cuore della Carnia, si apre l’atelier dell’artista Barbara Picotti, insieme a due chiese ricche di opere: San Giacomo a Priuso e San Martino a Socchieve, quest’ultima con affreschi cinquecenteschi di Gian Francesco da Tolmezzo.
Giornate FAI d’Autunno, tutte le iniziative in provincia di Udine
Cividale del Friuli: musica, acqua e spiritualità
A Cividale, città longobarda patrimonio UNESCO, sono quattro i luoghi visitabili: il Complesso di San Francesco, la suggestiva Sala della Musica sul Natisone, il Mulino Rubini Zorzenone e lo storico Mulino Scarbolo. Il percorso è arricchito dalla passeggiata “Une punte di citât”, tra storia, natura e leggenda.
Tra le iniziative speciali: la visita serale “Lusôrs”, con apertura straordinaria del Tempietto Longobardo, la mostra dell’artista Ivan Theimer e un aperitivo finale nella Taverna di Pieri. Inoltre, l’acquedotto Poiana aprirà le sue porte con tour guidati, e l’esperta Michela Corsini condurrà un’esperienza naturalistica dedicata all’avifauna locale.
Pordenone e Valvasone Arzene: il fascino dei borghi tra arte e tradizione
A Valvasone Arzene saranno visitabili ben cinque luoghi: lo storico Castello dei conti Valvasone, la Casa-studio del maestro Edo Janich, la settecentesca Villa Della Donna, l’Antico mulino Dal Maiaroff, e l’innovativa Cantina TreZero, esempio di viticoltura a impatto zero.
A Pordenone torna invece accessibile l’Antico Ospitale dei Battuti, con i suoi preziosi affreschi trecenteschi. Tra gli eventi collaterali, il raduno di moto storiche e un suggestivo concerto di musica antica in Duomo, con l’organo cinquecentesco come protagonista.
Gorizia: la cultura come ponte tra popoli
Il territorio di Gorizia celebra l’evento con un programma ricchissimo. Il Liceo Artistico Max Fabiani e il Palazzo della Prefettura (con giardino aperto al pubblico) saranno al centro delle visite guidate, arricchite da una conferenza a più voci e mostre storiche.
Particolarmente preziose le aperture della Biblioteca Statale Isontina, con accesso inedito ai depositi militari, e della Biblioteca del Trgovski Dom, cuore culturale della comunità slovena locale.
Trieste: tra storia e creatività contemporanea
Nel capoluogo regionale sarà possibile esplorare due luoghi simbolici. Il primo è il palazzo di via Cassa di Risparmio 10, sede della Fondazione CRTrieste, dove i visitatori potranno ammirare le collezioni artistiche e industriali, e proseguire il percorso all’interno di ITS Arcademy, primo museo italiano dedicato alla moda contemporanea. Visite disponibili anche in sloveno e inglese.
Il secondo è l’imponente sede triestina della Banca d’Italia in Corso Cavour, testimonianza dell’evoluzione architettonica della città tra Ottocento e primo Novecento. Un raro esempio di patrimonio bancario visitabile, con tour guidati su prenotazione.