Tornano le Giornate FAI d’Autunno: le iniziative delle delegazioni di Udine e Cividale.
Oltre 700 luoghi eccezionali, solitamente non visitabili, poco conosciuti e lontani dai consueti itinerari turistici, saranno protagonisti delle Giornate FAI d’Autunno 2025, in programma sabato 11 e domenica 12 ottobre in 350 città, da nord a sud della Penisola.
Anche il Friuli Venezia Giulia è pronto a mostrare luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano ai visitatori storia, natura, arte e cultura del territorio in quella che è una due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione.
Le aperture con la Delegazione FAI di Udine
A Moruzzo troviamo Santa Margherita del Gruagno, un raro esempio di borgo fortificato, vincolato paesaggisticamente, situato sulla sommità di una collina morenica. Si accede passando attraverso il portone maggior,e ancora oggi in acciottolato, e fin da subito si viene proiettati nella circolarità del sito ammirando la Chiesa, le mura di cinta, il belvedere, la Villa Miramonti con la torre ed il giardino, l’antica piazza dello stendardo dove si riunivano i capifamiglia, le vie di uscita il Fornat e la Jevade e le antiche abitazioni rurali. La chiesa di Santa Margherita acquistò nel corso dei secoli autorità diventando un’importante pieve a cui facevano riferimento i paesi limitrofi, e conoscendo diversi momenti di ampliamento e ristrutturazione. All’interno della chiesa si accede alla cripta dedicata a Sante Sabide. Accompagnati dagli “Amici di Santa Margherita” si andrà a scoprire anche il giardino storico, che stupirà per il paesaggio mozzafiato che offre. Il Borgo ha partecipato all’ultimo censimento FAI “I Luoghi del Cuore” ottenendo 4.073 firme e posizionandosi al secondo posto della classifica regionale.
Sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 10.30 alle 17.00.
INIZIATIVA SPECIALE:
Sabato 11 ottobre alle 14.30 e alle 16.30 | Domenica 12 ottobre alle 11.30, 14.30 e 16.30 Esterno della Chiesa di Sant’Andrea – Via Sant’Andrea
Dal Borgo di Santa Margherita è possibile intravvedere il Borgo di Sant’Andrea, sulla sua collina si erge una piccola Chiesa sapientemente restaurata dalla lungimiranza dei proprietari dell’azienda vinicola Sant’Andrea che prende il nome dal borgo che la accoglie. Da qui la professoressa Susi Del Pin, docente di Arte e Iconografia Cristiana presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine, ci accompagnerà alla scoperta del piccolo scrigno che accoglie le decorazioni pittoriche estese all’abside, all’arco trionfale e alle zone terminali delle pareti. A seguire, i proprietari dell’azienda agricola ci accompagneranno i visitatori alla scoperta del vigneto e della cantina con un brindisi finale per apprezzare il prodotto frutto della coniugazione tra la sapiente mano dell’uomo e la morfologia di un territorio così complesso. Si raccomanda l’utilizzo di scarpe comode (tipo trekking).
A Ruda riapre le porte l’Amideria Chiozza dove sarà possibile ammirare la splendida macchina a vapore, restaurata grazie al contributo ottenuto attraverso il censimento I Luoghi del Cuore del 2016. Tutto l’immobile sta affrontando una importante fase di restauro che culminerà con la riappropriazione di un bene unico nel panorama culturale del Friuli Venezia Giulia e non solo. Edificata nel 1865 sui resti di un vecchio mulino, l’Amideria Chiozza ha inaugurato il ciclo chimico-industriale dell’estrazione dell’amido, dapprima dal frumento, poi dal mais e a partire dal 1872 dal riso. Nacque grazie al chimico Luigi Chiozza e alle sue idee rivoluzionarie che coniugavano l’agricoltura e l’industria in un unico filone commerciale. Nel 1889 la direzione della fabbrica passò al figlio Giuseppe e poi, nel 1902, alla Nuova Pilatura Triestina. A questo periodo risale la ristrutturazione della fabbrica con l’introduzione di nuove caldaie e macchine per aumentare la produzione.
Sabato 11 ottobre dalle 11.00 alle 16.00.
A San Daniele del Friuli apre la Chiesa di Sant’Antonio Abate, al cui fianco fino al 1870 sorgevano anche un ospedale e un ospizio per sopperire alla necessità di accogliere viandanti e viaggiatori lungo gli itinerari commerciali e del pellegrinaggio. Consacrata nel 1308, venne più volte rimaneggiata fino all’ultimo restauro nel 1976 a seguito del violento terremoto che colpì il Friuli. Durante la visita verranno svelati aneddoti e particolarità di questo sito carico di storia e di sacralità.
Solo per gli iscritti FAI sarà inoltre possibile visitare l’interno della Biblioteca Guarneriana che conserva preziosi codici miniati fra i quali una Divina Commedia del XIV secolo e libri a stampa di antiche edizioni. Istituita per legato testamentario, è una delle prime biblioteche pubbliche in Italia e la prima in Friuli Venezia Giulia. Nacque utilizzando le pietre della parte meridionale dell’antica muraglia del castello dei Varmo per volontà di Guarnerio d’Artegna, pievano di San Daniele, che nel 1466 donò alla Chiesa di San Michele 173 codici manoscritti che, nel corso della sua vita, aveva copiato o fatto copiare e decorare nello scriptorium da lui organizzato. Con il suo lascito riuscì a evitare una dannosa dispersione della raccolta che si è preservata quasi inalterata nei secoli costituendo uno dei fondi librari più coerenti ed interessanti dell’Umanesimo italiano.
Sabato 11 ottobre e domenica 12 ottobre dalle 10.00 alle 16.00.
A Socchieve, nel borgo di Nonta, apre di nuovo l’Atelier di Barbara Picotti allestito all’interno dell’abitazione di famiglia costruita nel 1600 dalla caratteristica forma a ferro di cavallo che si compone di varie sezioni, fra le quali la casa padronale, sede della rinomata osteria con cucina e quelle che furono le stalle, il fienile, il forno, la macelleria e la liscivaia.. Nel 1998 infatti, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’artista torna in Carnia e ristruttura questi spai per farne il proprio laboratorio/stamperia d’arte. Nel corso degli anni ha lavorato per il pubblico e il privato, ha esposto in Italia e all’estero, ricevendo premi e riconoscimenti; tra i lavori più importanti, nel 2000, realizza il rosone istoriato della vicina Pieve di Castoia e, nel 2015, una cartella di tre calcografie per Papa Benedetto XVI. Ha lavorato come illustratrice per importanti marchi alimentari ed editoriali. Sarà possibile visitare anche due luoghi di culto, che racchiudono opere preziose.
La Chiesa di San Giacomo a Priuso risale al XVI ed è stata consacrata nel 1535.I documenti ricordano la canonica erezione della “Scuola di San Valentino”nel 1602 e nel 1748 la costruzione della confraternita del cordone santo o di San Francesco. La piccola navata laterale sulla destra viene considerata il residuo di un edificio più antico (danneggiato dal terremoto del 1511). Tra le opere presenti si segnala un altare ligneo, attribuito a Michael Parth e bottega (1535 ca), già autore del flugelaltar presente nella chiesetta di San Biagio a Mediis. L’altare maggiore è attualmente abbellito da una bella raffigurazione della “Madonna con Bambino” opera dello scultore Raimondo Kostner (1988), residente nel territorio socchievino, a cui si deve anche il San Valentino collocato nella nicchia della navata laterale.
La Chiesa di San Martino a Socchieve è monumento nazionale e sorge su una piccola altura al centro del paese. I recenti lavori di restauro hanno messo in luce tracce di precedenti costruzioni; nel basamento dell’abside e nella sacrestia sono stati rinvenuti resti di affreschi romanici che raffigurano un Cristo in mandorla con simboli degli Evangelisti e lacerti di immagini di Apostoli e santi. Le modifiche alla chiesa antecedente sono state realizzate tra il XIV e il XV secolo ed è stata consacrata nel 1490. All’interno si trova un importante ciclo d’affreschi di Gian Francesco da Tolmezzo del 1493. Si avrà inoltre una visuale privilegiata sulla valle del Tagliamento e sul nucleo abitato di Socchieve. Tutti i luoghi sono aperti sia sabato 11 sia domenica 12 ottobre dalle 9.00 alle 17.00.
Le aperture con il Gruppo FAI di Cividale del Friuli
A Cividale del Friuli, città longobarda patrimonio UNESCO, sono visitabili quattro luoghi.
Il Complesso di San Francesco d’Assisi nel quale, accanto alla chiesa trecentesca, troviamo il convento che conserva ambienti ricchi di affreschi che raccontano storie di fede e devozione. Il chiostro, circondato da portici e giardini, invita alla meditazione e al contatto con la natura, mentre l’architettura del convento riflette l’influenza dell’ordine francescano. Questo luogo rappresenta un punto di incontro tra storia, arte e spiritualità nel centro storico della città longobarda. Un momento imperdibile della visita è l’antico balcone con affaccio sul Natisone, normalmente chiuso, che regala una vista privilegiata sul fiume e sulla città.
La Sala della Musica sul fiume: le porte di un antico palazzo affacciato sul Natisone, di solito visibile solo dalle eleganti bifore che si scorgono dal ponte, si apriranno per regalare uno sguardo inedito e affascinante. Qui, tra mura intrise di memoria e storie custodite nel tempo, la musica diventerà compagna di viaggio, capace di avvolgere e commuovere grazie all’Associazione Sergio Gaggia, unica realtà del Friuli Venezia Giulia ad aver portato la propria arte al Quirinale.. Un incontro raro, che farà percepire l’anima segreta del palazzo ex Bonessa e il suo legame profondo con la musica. La posizione permette di ammirare il Ponte del Diavolo e la vegetazione lungo il corso d’acqua, creando un contesto suggestivo.
Lo Storico Mulino Rubini Zorzenone: situato lungo la roggia dei mulini è un esempio significativo di architettura industriale. Il restauro effettuato tra il 1990 ed il 2002 ha consentito la posa in opera di due ruote ricostruite in legno che sono state collocate su resti di strutture preesistenti. In più ha permesso di preservare in parte questi elementi architettonici e funzionali dando la possibilità così di poter apprezzare l’ingegneria idraulica ed estetica che caratterizza i mulini storici friulani. Questo era uno dei tre funzionanti in successione che dal XVIII secolo fino agli anni ’60 animarono le acque della roggia proveniente da Torreano e dal Natisone
Lo Storico Mulino Scarbolo, risalente al 1570, conserva la struttura originale a due edifici: quello principale, a due piani, dedicato alla macinazione del frumento e delle granaglie, e il secondo, a un piano, dove si trovava l’abbattitore del baccalà. Nel loro insieme gli edifici rappresentano un raro esempio di archeologia industriale rurale, in cui architettura funzionale e cultura del lavoro si fondono in una testimonianza viva del rapporto tra l’uomo, l’acqua e la sua terra. Durante la visita sarà possibile esplorare entrambi i piani, ammirando le macine, le tramogge in legno, le ruote idrauliche originali e tutti gli oggetti legati agli antichi mestieri: un tuffo completo nella storia e nelle tradizioni del territorio.
Une punte di citât: piccola camminata tra storia e avifauna: il Belvedere sul Natisone, in Borgo di Ponte, diventerà la porta di un racconto che intreccia natura, storia e leggende. Da qui lo sguardo abbraccerà il Natisone e il Ponte del Diavolo, ardito simbolo cittadino, nato – secondo la tradizione – da un patto col demonio e da un inganno ingegnoso. Ai piedi del Belvedere si stende Borgo Brossana, con il suo mulino incastonato tra acqua e pietra, testimone di un lavoro antico. Il percorso sarà anche un viaggio tra architetture che hanno segnato la vita della comunità: il vecchio ospedale, oggi sede dei vigili e l’ex monastero di Santa Chiara, con il suo parco ombreggiato, ora cuore del convitto Paolo Diacono. L’itinerario storico-naturalistico sarà accompagnato dalla presenza discreta di alberi e arbusti che incorniciano la vista, offrendo prospettive insolite e inedite sulla città.
Tutti i luoghi sono aperti sabato 11 e domenica 12 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
INIZIATIVE SPECIALI:
con prenotazione obbligatoria via cividaledelfriuli@gruppofai.fondoambiente.it
LUSÔRS, gioielli UNESCO tra storie d’acqua e di vite Venerdì 10 ottobre, ore 18
Ritrovo Borgo Brossana, Piazzetta San Biagio.
Una passeggiata serale al lume di candela nella Cividale medievale, con apertura straordinaria del Tempietto Longobardo, grazie al Comune di Cividale: monumento di fama internazionale, patrimonio UNESCO e simbolo dell’arte longobarda sarà illustrato da restauratore Stefano Tracanelli. Proseguendo si potranno visitare la mostra dell’artista Ivan Theimer, insieme al curatore Fulvio Dell’Agnese, e la “casetta più piccola di Cividale”, allestita a tema Natisone. La passeggiata sarà accompagnata da un sottofondo musicale suggestivo, che renderà ancora più affascinante il percorso tra arte, storia e vita cittadina. Si conclude con un aperitivo speciale nella Taverna di Pieri, in collaborazione con la Distilleria Domenis 1898, eccellenza del territorio di Cividale conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, per scoprire la storia della distilleria e degustare le sue creazioni. Durata: circa due ore
APERTURA SPECIALE DELL’ACQUEDOTTO POIANA
Sabato 11 ottobre, ore 10 e ore 11 Via Duca degli Abruzzi, 1
A Cividale del Friuli, la gestione delle risorse idriche ha radici antiche, con documenti che testimoniano l’approvvigionamento dell’acqua fin dal 1250. Il palazzo dell’acquedotto, progettato da Raimondo D’Aronco nel 1926, custodisce anche il piccolo museo dell’acquedotto, con reperti e documenti che raccontano l’evoluzione del servizio idrico a Cividale. Accompagnati dal Direttore Generale Alessandro Patriarca, i visitatori scopriranno come l’acqua arriva nelle case dei cittadini, il suo ruolo vitale per l’ambiente e la comunità, e i segreti di un’opera che unisce storia, tecnologia e territorio. Si consiglia di indossare scarpe comode.
ESPERIENZA DI AVIFAUNA CON MICHELA CORSINI
Sabato 11 ottobre, turni dalle 15.00 alle 18.00 Belvedere, Borgo di Ponte
Osservazione dell’avifauna lungo il Natisone, durata circa 30 minuti a gruppo. La biologa Michela Corsini, ricercatrice senior presso l’Institute for Alpine Environment di Eurac Research a Bolzano, illustrerà il percorso ecologico lungo il fiume, parlando degli uccelli migratori e dell’avifauna locale, con il supporto dell’Associazione Parco del Natisone. Si consiglia di portare binocolo e cellulare per osservare il maggior numero di specie possibile.
In caso di maltempo, l’attività verrà spostata in Sala degli Archi, Complesso di San Francesco, Piazza San Francesco, con conferenza dalle 15.00 alle 17.30, ingresso libero fino esaurimento posti.
CONFERENZA: LE ACQUE DI CIVIDALE A CURA DEL PROF. CLAUDIO MATTALONI
Sabato 11 ottobre, ore 18
Sala degli Archi, Complesso di San Francesco
Conferenza aperta a tutti sul ruolo del fiume Natisone e dell’elemento acqua nella storia, nella vita e nello sviluppo della città. Nello spazio è allestita anche la mostra fotografica “Il Festival sul Natisone”.