L’inaugurazione di Borgo Gortani ad Arta Terme.
È stato inaugurato ieri sera ad Arta Terme il Borgo Gortani, il progetto nato dal rinnovamento dello storico Grand Hotel Gortani, a cento anni esatti dalla sua fondazione. Non solo un cambio di nome, ma una visione che sa rinnovarsi restando fedele alla terra, al lavoro e alle radici.
Un momento molto sentito non solo per la famiglia Gortani, ma per l’intera Carnia, che attraverso questa trasformazione vede rafforzarsi la propria identità turistica, economica e culturale. La cerimonia si è aperta con la scopertura della nuova insegna, che segna simbolicamente il passaggio verso una visione rinnovata dell’accoglienza.
La quarta stella.
Un passaggio segnato anche da un traguardo importante: il riconoscimento ufficiale della quarta stella alla struttura, a conferma del salto di qualità intrapreso in termini di servizi, coerenza progettuale e visione strategica Erano presenti oltre cento ospiti, numerosi sindaci della Carnia, rappresentanti delle associazioni di categoria, colleghi del settore ricettivo, oltre al Vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini e all’Assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini, che ha espresso parole di vivo apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando come le politiche regionali dedicate alla montagna del Friuli Venezia Giulia si stiano concretizzando in progettualità virtuose come questa, capaci di valorizzare le risorse locali e offrire nuove opportunità di crescita al territorio.
Una storia di lavoro, territorio e persone.

Chiara Gortani, visibilmente commossa, ha ripercorso nel suo intervento i tratti più profondi della storia familiare, ricordando le figure femminili che hanno tenuto viva questa casa dell’accoglienza anche nei momenti più difficili.
Con parole semplici e autentiche, ha ringraziato i collaboratori e la comunità per aver creduto in un progetto che parla di lavoro silenzioso, di relazioni sincere, di rispetto per la terra. “Questo non è solo un hotel – ha detto – ma un luogo che vive grazie alle persone che ogni giorno lo abitano, lo curano, lo tengono in piedi con amore e professionalità“. Durante la serata, introdotta dalla giornalista Monica Bertarelli, si è tenuto anche un momento culturale con Raffaella Cargnelutti, scrittrice che con i suoi romanzi e saggi ha raccontato la Carnia più intima e invisibile, dando voce alle donne, alle memorie popolari, alle storie taciute.
Accanto a lei il geografo professor Mauro Pascolini dell’Università di Udine, che ha offerto una lettura appassionata e consapevole del paesaggio montano come patrimonio identitario e umano. Un racconto che si è intrecciato con la storia stessa dell’hotel, da sempre gestito e custodito da generazioni di donne, in un legame forte tra cura, accoglienza e resistenza silenziosa. A completare l’atmosfera, una selezione di filmati storici a cura della Cineteca del Friuli, che ha restituito immagini rare della vita e dei volti della montagna friulana nel Novecento.
Il Borgo Gortani oggi.

Borgo Gortani si presenta oggi come un sistema articolato e coerente di ospitalità diffusa, composto da sei realtà interconnesse: il Grand Hotel, il Residence Samont, il ristorante Radici, il centro wellness Terra Mater, lo chalet per eventi Filidifieno e un grande giardino panoramico tra le Alpi Carniche. Tutto riunito sotto il claim “Many Doors, One Welcome”, che esprime il senso profondo di un progetto che vuole essere aperto, autentico e accogliente.
“La nascita di Borgo Gortani è un esempio concreto di cosa significhi fare sviluppo turistico partendo dalle radici – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini – Un progetto che unisce ospitalità, qualità, identità locale. È questa la direzione giusta per la montagna del Friuli Venezia Giulia: valorizzare le eccellenze, creare sistema, restituire futuro a territori straordinari come la Carnia”.
Con l’inaugurazione di ieri ha preso il via anche il programma “Borgo Gortani – Music and Friends. 100 anni di storia ed emozioni”, una rassegna di eventi culturali e comunitari che accompagnerà il territorio durante l’estate e si concluderà con la grande cerimonia del prossimo 21 novembre, data simbolica del Centenario.