Jan Garbarek Group e Trilok Gurtu al No Borders Music Festival

Nuovo appuntamento al No Borders Music Festival.

Jan Garbarek Group e Trilok Gurtu insieme domenica 4 agosto sul palco del No Borders Music Festival 2024 sull’Altopiano del Montasio alle ore 14.

Jan Garbarek.

Nessuno suona il sassofono come Jan Garbarek. Il suo suono è diventato un marchio di fabbrica inconfondibile e da qualche tempo ha anche acquisito un’altra dimensione rispetto a quello che viene generalmente inteso come Jazz. Innumerevoli uscite discografiche, concerti nelle più importanti sale da concerto: i molti anni di collaborazione con Keith Jarrett o il suo lavoro senza precedenti con l’Hilliard Ensemble, lo hanno reso un sassofonista popolare in tutti i generi musicali.

I suoi lavori si trovano nelle classifiche Jazz, Classic e Pop. Nelle sue composizioni e improvvisazioni produce musica sia semplice e complessa allo stesso tempo, giocosa e seria, immersa ed eccezionalmente aperta, intensa e sentimentale.

Jan Garbarek sarà accompagnato dal suo tastierista di lunga data, Rainer Brüninghaus, dal bassista elettronico brasiliano Yuri Daniel e dal batterista Trilok Gurtu dall’India: musicisti eccezionali, capaci di donare un inconfondibile senso di densità musicale e un’atmosfera sonora unica.

Trilok Gurtu.

Trilok Gurtu, percussionista indiano dallo straordinario virtuosismo fonde la tecnica occidentale e indiana per sviluppare uno stile e un suono inconfondibile, che da metà anni ’90 lo rendono dominatore delle classifiche di popolarità tra i percussionisti. La padronanza di Gurtu del jazz post-bop e il suo approccio eclettico gli ha permesso di collaborare con alcuni dei più grandi musicisti del mondo.

Nato a Mumbay nel 1951, Trilok viene iniziato da piccolissimo alla musica e alle tabla dalla madre Shobha Gurtu – famosissima cantante indiana, nota come ‘la regina del Thumri’. All’inizio degli anni ’70 Trilok muove i suoi primi passi nella nascente world music proprio in Italia con gli Aktuala, e in seguito si cimenta nel jazz sotto l’ala di Don Cherry e Charlie Mariano. Nel corso della sua quarantennale carriera Trilok ha attratto un’impressionante serie di artisti di livello mondiale, a cominciare da John McLaughlin — nel cui trio Trilok si è affermato come solista e con cui continua a collaborare da più di 20 anni — seguito da Joe Zawinul, Jan Garbarek, Bill Evans, Pharoah Sanders, Dave Holland, gli Oregon, con i quali ha girato il mondo. Trilok è profondamente radicato nella tradizione del suo paese, quindi non sorprendono le tante collaborazioni avute con grandi musicisti della musica indiana: sua madre Shobha Gurtu, Zakir Hussain, L. Shankar, Shankar Mahadevan, Hariprasad Chaurasia, i fratelli Misra e Sultan Khan. Dalle sue prime mosse in quell’ambito, negli anni la world music è assurta al legittimo rango di genere musicale a sé, nel quale Trilok ha certamente ‘arato il proprio solco’, esibendosi e registrando al fianco di Salif Keita, Oumou Sangare, Angelique Kidjo, Neneh Cherry, Omara Portuondo, Huun Huur Tu. In Italia ha suonato con Ivano Fossati, Marina Rei, Pino Daniele e il DJ Robert Miles, con cui ha firmato nel 2004 l’album Miles Gurtu. Trilok Gurtu ancora oggi continua a definire e ridefinire la sua collocazione tra i più grandi innovatori dell’arte percussiva di tutti i tempi.