Case isolate, allagamenti, strade chiuse: la situazione in Friuli e le previsioni per le prossime ore

Il Friuli nella morsa del maltempo.

Il maltempo ha colpito ancora una volta la nostra regione: strade chiuse, allagamenti, smottamenti, fiumi e torrenti in piena in varie zone del Friuli hanno fatto rivivere la paura per i danni e le conseguenze delle piogge intense.

Piogge che hanno superato i 300 mm nell’area dei Musi. Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile di stamattina si sono registrate cadute alberi nei comuni di Taipana, Arta Terme e Moimacco. Frane e smottamenti a Lusevera/Musi e a Fanna; in conseguenza delle intense precipitazioni si sono avuti superamenti dei livelli di guardia ed esondazioni a Mortegliano (Torr. Cormor), a Nimis con richiesta di sacchi di sabbia e sono stati superati i livelli di guardia sempre sul torrente Cormor a Zavattina e a Pieris sul Fiume Isonzo. A Grado e al Villaggio del Pescatore si sono attivati i controlli da parte dei Volontari per l’alta area e il montaggio delle barriere.

Nella serata di ieri, 24 ottobre, le forti precipitazioni hanno provocato numerosi allagamenti nei comuni di Artegna, Majano, Montenars, Fanna, San Vito di Fagagna, Tricesimo, Povoletto, Martignacco, Pagnacco, Codroipo, Faedis. Le maggiori segnalazioni si registrano in comune di Tarcento, con allagamenti correlati all’innalzamento del torrente Torre e alle concomitanti precipitazioni locali. Sulla strada regionale 646 di Lusevera si registrano vari smottamenti e pertanto non risulta percorribile. La frazione di Zomeais risulta isolata.

I fiumi.

Livello di guardia per quasi tutti i corsi d’acqua principali della regione: il servizio di piena è stato attivato ieri sera per il fiume Livenza che ha superato il valore di guardia raggiungendo i 4,50 metri a San Cassiano.

Servizio di piena anche per il Tagliamento che a Venzone è arrivato a 2,65 metri e a Madrisio a 3,60; a Latisana all’idrometro ha raggiunto il valore di 0,97 metri con il picco di piena raggiunto alle 9 di oggi con 4,70 metri.

Per quanto riguarda il Cormor, a Basaldella, alle 23 di ieri, ha raggiunto i 2,18 metri e stamattina è esondato a Pozzuolo del Friuli, tra Pozzuolo e Carpeneto, all’altezza del campo sportivo. La viabilità è stata chiusa per acqua sulla carreggiata.

Ancora attivo il servizio di piena sul Fiume Tagliamento e Livenza, che rimane sopra i livelli di attenzione, ma in calo, mentre il Cormor a Zavattina è in aumento. Fiume Isonzo sopra il livello di attenzione alle ore 9.00: a Gorizia 2,33 m in calo, a Savogna 4,97 m stabile, a Gradisca 8,10 m stabile, a Pieris 6,17 m stabile. Permangono chiusi i guadi del pordenonese di Murlis (dove stamattina un’auto è rimasta bloccata, per poi riuscire a uscire autonomamente) e e Vivaro.

Da inizio allerta hanno operato 239 volontari di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia con 90 mezzi per monitoraggio territorio, allagamenti e taglio alberi. Settanta le richiesta di soccorso al Nue 112 legate al maltempo, tra le 18.30 e le 23 di ieri, un’altra ventina nella notte.

Le previsioni per le prossime ore.

Dopo il passaggio del fronte di ieri, permangono sulla regione correnti sudoccidentali piuttosto umide nei bassi strati, piuttosto fresche in quota. L’evento appena terminato, ha portato piogge molto intense in regione. Nelle ultime 30 ore sono caduti fino a 159 mm in Carnia, 213 sulle Alpi Giulie, 206 sulle Prealpi Carniche, 348 sulle Prealpi Giulie, 139 nel Pordenonese, 161 nell’Udinese, non più di 50 mm nell’Isontino, in costa e sul Carso. Per alcune località delle Prealpi Carniche e Giulie e della pianura pordenonese i tempi di ritorno delle piogge cadute in 3, 6 e 12 ore sono stati superiori ai 30 anni.

In giornata saranno possibili ancora delle piogge sparse e intermittenti, in genere deboli o moderate, più probabili sulla fascia prealpina e sulla fascia orientale. Sarà possibile anche qualche locale rovescio temporalesco, più probabile eventualmente verso il Carso e l’Isontino. Sulla costa soffierà Libeccio moderato.