Maltempo, la solidarietà al Friuli: uomini da Trento e Bolzano al lavoro a Mortegliano

In campo per sistemare i tetti di Mortegliano colpiti dal maltempo.

Stamattina l’incontro per il coordinamento, poi subito al lavoro, sui tetti di Mortegliano, per sistemare le coperture danneggiate pesantemente dal maltempo. Questa volta, è il Friuli ad avere bisogno di aiuto e in supporto alle forze in campo, sono arrivati 80 uomini e donne della Protezione Civile e dei vigili del fuoco di Trento e Bolzano.

“Abbiamo sempre dato il nostro aiuto in termini di mezzi e di uomini quando ci è stato chiesto – ha detto l’assessore regionale alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi -, e oggi, in una situazione di emergenza che ci vede colpiti duramente per la violentissima grandinata che ha distrutto un numero altissimo di tetti di abitazioni private, edifici produttivi e capannoni di stalle e aziende agricole, abbiamo ricevuto immediati aiuti dalla Provincia Autonoma di Trento e da quella di Bolzano che hanno inviato un’ottantina di uomini e donne, e diversi mezzi, per supportare le nostre squadre e il nostro Sistema di Protezione civile in quella che è una vera e propria lotta contro il tempo per proteggere gli immobili danneggiati dalla pioggia, in queste ore di ennesima allerta meteo in Friuli Venezia Giulia. Sono grato per il loro arrivo”.

Dopo un primo briefing stamattina, Riccardi ha raggiunto la sede del Municipio di Mortegliano per un incontro tecnico organizzativo con i Vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia e con i referenti di Protezione civile e dei Vigili del fuoco volontari giunti nella nostra regione dal Trentino Alto Adige. I nuovi contingenti si sono subito messi al lavoro, forti di un’alta specializzazione per quel che attiene ai lavori in quota. Stando alle stime, in paese è stato danneggiato il 95% delle coperture e quelle finora messe in sicurezza sono attorno al 35%.

I numeri delle forze in campo.

Duecento i Vigili del fuoco in campo per posare i teli sui tetti delle case con 1.100 interventi da evadere, a stamane, nel territorio dell’ex Provincia di Udine e circa 80 nel Friuli Occidentale, che saranno gestiti dai Vigili del fuoco con 15 piattaforme tridimensionali provenienti da tutta Italia, macchine per il lavoro in altezza che si affiancano a quelle noleggiate e messe immediatamente a disposizione dalla Protezione civile Fvg.

“Fino a ora – ha spiegato Riccardi – sono scesi in campo 3.500 volontari di Pc per un totale di 30mila ore giornata/uomo, 1130 mezzi di Pc; sono stati consegnati 230mila metri quadrati di teli e ne acquisteremo altri perché le superfici dei tetti danneggiati su estendono, in base ai dati che abbiamo a disposizione oggi, per 400mila metri quadrati. Misure di somma urgenza sono state adottate per permettere alle scuole di riaprire in sicurezza a inizio anno, a settembre, per le strutture sanitarie, lavorando al contempo per permettere alle attività produttive di non bloccare la loro attività. La Regione ha stanziato a oggi quasi 57 milioni di euro per far fronte a questa nuova emergenza che, insieme, riusciremo a superare”.

La raccolta dei dati sui danni da maltempo a Mortegliano e in Friuli

Già domani la Giunta approverà lo strumento grazie al quale si comincerà ad avviare il procedimento per la raccolta formale di tutti i danni: “Questo ci consentirà di perfezionare l’istanza di emergenza nazionale dalla quale dipenderanno strumenti, poteri e, auspichiamo, le necessarie risorse dallo Stato” ha sottolineato Riccardi.

Nel pomeriggio, nella sala Ottagonale della sede di Palmanova della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia si è riunito, in forma urgente, il Comitato regionale per le emergenze (Corem) per rendere edotti i referenti di tutti gli enti e tutte le autorità sulla situazione di emergenza in corso.

“Un tavolo necessario, costituito con decreto che ho firmato ieri sera di concerto con il governatore Massimiliano Fedriga – ha spiegato Riccardi – per valutare e coordinare gli interventi e le misure da adottare per il superamento della criticità che stiamo vivendo in queste ore”. Coinvolti tra gli altri tutte le direzioni, le prefetture, i gestori per la raccolta dei rifiuti, Arpa, le società di telecomunicazioni, Enel, la Struttura operativa regionale emergenza sanitaria, la Soprintendenza, l’Ufficio scolastico regionale, i Vigili del Fuoco.