La comunità di Precenicco si raccoglie per l’ultimo saluto ad Alice Morsanutto

Gli occhi di Alice continueranno a brillare nei nostri ricordi, durante il suo breve percorso ha insegnato molte cose a tutti quanti noi, soprattutto mettendosi a disposizione della nostra comunità “. Con queste toccanti e profonde parole è iniziata l’omelia funebre celebrata da Don Cristiano Samuele Zentilin nella giornata di oggi, sabato 18 ottobre, presso la chiesa San Martino Vescovo di Precenicco, per dare l’ultimo saluto ad Alice Morsanutto, la diciassettenne travolta e uccisa lo scorso 9 ottobre a pochi metri da casa mentre andava a prendere il bus che l’avrebbe portata all’istituto “G. Sello” di Udine, dove frequentava la classe 4H.

Dopo il nulla osta della Procura di Udine infatti, la comunità ha potuto stringersi compatta al dolore di familiari e amici. Centinaia le persone, sedute di fronte la chiesa e in piedi, hanno potuto ascoltare la cerimonia grazie agli altoparlanti e che hanno dato l’ultimo saluto alla ragazza, grande esempio di forza, umiltà e dedizione per tutti quanti. All’esterno anche una cassetta per raccogliere tutti i biglietti di cordoglio da parte della comunità. Il sindaco di Precenicco, Andrea De Nicolò, nei giorni scorsi aveva proclamato il lutto cittadino per la giornata odierna, dove infatti tutti gli esercizi pubblici hanno abbassato le serrande in segno di solidarietà e rispetto.

Le note dell’ “Ave Maria”, simbolo di forza, speranza e fede, hanno accolto il feretro di Alice in Chiesa, assieme a mamma Ylenia, papà Davide, il fratello Lorenzo e i familiari più stretti. “Un evento tragico e inaspettato quello che questa famiglia è costretta a vivere, tuttavia teniamo a farvi sapere che la nostra comunità vi è vicina, vi chiediamo di non perdere l’ amore, la fede e la stima per questa vita che vi ha tolto il bene più grande. Vi chiediamo di lottare, di essere da esempio, perché Alice vorrebbe questo” prosegue nella sua omelia, con grande tatto, Don Samuele. E ancora “Non hai aspettato di crescere per amare, grazie per quello che ci hai insegnato in questo breve tragitto di vita”.

Parole forti, che colpiscono dritte allo stomaco, ma che descrivono alla perfezione la natura di Alice: sempre con il sorriso, umile, creativa, proprio come la ricordano i compagni della scuola elementare: “Non sei mi fatta mettere i piedi in testa da nessuno, sei sempre stata determinata ma anche rispettosa nei confronti di tutti, sempre con il sorriso, grazie per quello che ci hai insegnato “. Un ricordo sentito e più che mai vivo anche da parte del gruppo “Zovins ” di Precenicco, che descrivono Alice come “una ragazza piena di idee, allegra, propositiva e sempre in prima linea per la sua comunità, che amava in particolare dedicarsi al “Truccabimbi”.

Era un ciclone in piena Alice, di grinta e di felicità. “La notizia della morte di Alice è arrivata come un’ onda che spazza il terreno sotto i piedi. A quell’età, il mondo dovrebbe aprirsi; all’improvviso si restringe. Eppure, dentro quello smarrimento, il gruppo degli amici si è trasformato in una piccola comunità capace di reggere il peso di questo grande vuoto. Tanti i ricordi, tra foto e pensieri raccolti dagli schermi dei propri cellulari che racconteranno a tutti il sorriso di Alice. Accanto a loro noi adulti abbiamo avuto ed avremo il compito delicato di dare forma, tempo e linguaggio a ciò che fa male perché il primo passo per affrontare questa perdita è riconoscere che ognuno ha il diritto di soffrire a modo proprio. In fondo, il compito degli adulti è questo: esserci, con discrezione e presenza, perché i ragazzi possano attraversare l’assenza senza sentirsi soli” queste le parole dell’ assessore alle politiche giovanili Elisa Zanelli.

Anche la madrina di Alice, tra le lacrime, racconta” è stato un privilegio, cara Alice, averti nella nostra vita. Ti ricordo con il tuo immancabile sorriso, con le tue pantofole a forma di criceto, quando mi chiedevi di cucinare la carbonara, quando ancora facevamo le nostre grigliate e poi tanti e tanti ricordi ancora. Riconoscente, affettuosa, altruista, umile e gentile, questa eri e sarai per sempre tu”. Terminata la cerimonia funebre, il feretro di Alice ha raggiunto il cimitero di Pertegada, paese di origine della famiglia. Presenti, oltre a tutti i compagni di scuola dell’ istituto “Sello” di Udine, gli amici, i compagni dei gruppi dell’ oratorio, anche il sindaco di Latisana Lanfranco Sette, la consigliera regionale Maddalena Spagnolo, il sindaco di Palazzolo dello Stella Franco D’Altilia e altre figure istituzionali, che hanno voluto mostrare la loro vicinanza in questo giorno di inenarrabile dolore.