Premio Friuli 2025: consegnati i riconoscimenti a Tommaso Cerno, Silvio Nadalin e Lucio Zamò

premio friuli 2025

La consegna del Premio Friuli.

Sono tre figure di spicco nei rispettivi ambiti – giornalismo, medicina e imprenditoria – i protagonisti della 21ª edizione del Premio Friuli, conferito oggi, sabato 17 maggio, all’Abbazia di Rosazzo dall’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia – sezione di Udine. Il riconoscimento è andato a Tommaso Cerno, Silvio Nadalin e Lucio Zamò, professionisti che con competenza e passione hanno saputo distinguersi a livello nazionale e internazionale, portando con sé il valore e l’identità del Friuli.

A consegnare il premio è stato il grand’ufficiale Carlo Del Vecchio, presidente dell’Unci di Udine, che ha ricordato come questa iniziativa, nata oltre vent’anni fa, voglia mettere in luce coloro che, pur operando in contesti diversi e spesso lontani, mantengono un forte legame con la propria terra d’origine. “Il Premio Friuli – ha dichiarato Del Vecchio – è un omaggio a chi, attraverso la propria attività nei campi della scienza, della cultura, dell’economia, dello sport, riesce a dare lustro al Friuli. I premiati di quest’anno ne sono una testimonianza concreta e di grande valore”. Alla cerimonia hanno partecipato diverse autorità politiche, militari e civili.

La consegna del Premio Friuli è stata preceduta dalla messa officiata dal Cappellano Capo Don Pasquale Didonna della Marina Militare di Taranto, e allietata dal coro Don Alcide Venuti di Manzinello, diretto da Sarah Della Rovere.

Il premio ha il patrocinio del Consiglio regionale del Fvg, del Comune di Manzano, di Confindustria Udine, della Camera di Commercio di Pordenone e Udine, di Confartigianato Imprese Udine, del Csen Comitato Fvg, del Panathlon Club Udine, dell’Ana sezione di Udine e dell’Associazione Volontari di San Giorgio Odv.

Silvio Nadalin.

Di grande spessore, infatti, sono i curricula dei tre che, ognuno nel suo campo, è riuscito con grande professionalità e impegno, a raggiungere notevoli risultati. Il professor Silvio Nadalin, nato a Milano nel 1966 da famiglia friulana, è uno dei massimi esperti internazionali di chirurgia epatobiliare e dei trapianti.

Laureato con lode in Medicina all’Università di Milano, ha perfezionato la propria formazione in Germania, dove ha ricoperto ruoli di vertice presso le cliniche universitarie di Hannover, Essen e Tubingen. Attualmente è professore di Chirurgia Generale all’Università Eberhard-Karls di Tubingen ed è stato professore onorario all’Università di Maastricht. Autore di oltre 275 pubblicazioni scientifiche, 21 libri e membro di importanti comitati europei, è dal 2023 segretario del Board ELITA, la rete europea per i trapianti di fegato e intestino. Con migliaia di interventi complessi all’attivo e un impegno costante nella ricerca, il professor Nadalin è oggi una figura di riferimento nella medicina internazionale e un orgoglio per il Friuli.

Tommaso Cerno.

Tommaso Cerno, nato a Udine nel 1975, è un affermato giornalista, scrittore e politico. Laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Trieste, inizia la carriera al Messaggero Veneto nel 2000, per poi approdare a l’Espresso (2009-2014), dove firma inchieste su diritti civili e attualità. È stato direttore del Messaggero Veneto (2014-2016), poi de l’Espresso (2016-2017), e condirettore de la Repubblica nel 2017.

Eletto Senatore nel 2018 con il PD, ha fatto parte di diverse commissioni parlamentari, distinguendosi per l’impegno sui temi civili e per aver co-firmato il ddl su eutanasia e trattamenti sanitari. Tornato al giornalismo nel 2022, ha diretto L’Identità e dal 2024 è direttore de Il Tempo. Opinionista nei talk show di RAI e Mediaset, è anche autore di saggi di successo, tra cui La macchina del fango, Inferno-La Commedia del potere e A Noi!. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Provincia di Lucca al cronista dell’anno per la copertura del caso Englaro; il Premio Internazionale Ennio Flaiano per la Televisione, il Premio Pannunzio e il Premio Caravella Tricolore.

Lucio Zamò.

Infine, per il campo imprenditoriale, il Premio Friuli 2024 è andato Lucio Zamò. Nato a Udine nel 1953, ha fondato nel 1978 Linea Fabbrica, azienda leader nella produzione di sedute per ufficio e comunità. Grazie a visione imprenditoriale, serietà e caparbietà, Zamò ha portato Linea Fabbrica a distinguersi per innovazione, qualità e presenza internazionale, con esportazioni in oltre 60 Paesi e una produzione annua di oltre 500.000 sedie; l’azienda conta cinque stabilimenti tra Italia e Francia e un fatturato annuo di circa 34 milioni di euro.

Ha ricevuto premi internazionali come l’Archiproducts Design Award (2021) e il PD 23 IzeDesign Award (2023), con un prodotto esposto al MoMA di New York. Parallelamente alla carriera imprenditoriale, Zamò ha avuto un forte impegno nel sociale e nelle istituzioni: è stato assessore, vicesindaco e consigliere comunale di Manzano, oltre che attivo in numerose associazioni culturali, sportive e di volontariato. Per il suo impegno umano e professionale, nel 2018 ha ricevuto il Premio Internazionale Giovanni Paolo II.