Simone Cristicchi, che si trova in regione per il suo spettacolo teatrale, non si è lasciato sfuggire le bellezze del Friuli.
Simone Cristicchi incantato dalle bellezze del Friuli. L’artista romano si trova in regione per la tournée dello spettacolo teatrale Trieste 1954, ma durante la sua permanenza non ha perso l’occasione di scoprire alcune delle meraviglie naturalistiche del territorio. Malborghetto, Tarvisio, il Lago di Fusine e la Valcanale sono solo alcune delle tappe che ha immortalato in un post pubblicato sui suoi profili social, dove condivide scorci mozzafiato e suggestioni di un paesaggio che lo ha profondamente colpito.
Ieri sera, giovedì 16 ottobre, al Teatro Sociale di Gemona, Cristicchi ha portato in scena il suo nuovo spettacolo Trieste 1954, accolto da una sala gremita e da lunghi applausi. Un successo che replica quello già registrato al Teatro Rossetti di Trieste, dove dal 7 al 12 ottobre si è registrato il tutto esaurito.
Lo spettacolo a teatro.
«Tutto è doppio a Trieste, come la “scontrosa grazia” nei versi di Saba» dice Simone Cristicchi nelle prime scene dello spettacolo. «È veloce e pratica, eppure a lungo immobilizzata. E poi, “a doppio tempo”. Con l’Italia liberata e Lei che per gli storici ha più liberazioni: dai nazifascisti, dalle truppe jugoslave, dagli angloamericani. L’Italia festeggia la fine della guerra nel 1945, mentre lei che lo fa nove anni dopo, tornando italiana. E forse è questo che apprezzo di più dei triestini: che hanno imparato a vivere così restando in piedi in mezzo alla bufera degli eventi, affrontando con coraggio i cambiamenti, le raffiche improvvise della Storia».
Trieste 1954, scritto da Simone Cristicchi con Simona Orlando e diretto da Paolo Valerio, ricostruisce quei nove anni poco conosciuti dal resto d’Italia attraverso il personaggio di Persichetti – l’archivista romano già protagonista di Magazzino 18 – che vuol far visitare Trieste alla moglie Adele, imbattendosi in questa pagina di storia del tutto particolare.
Lo spettacolo intreccia la recitazione a contributi video messi a disposizione dalla Rai FVG e da altri archivi storici, con le musiche originali e gli arrangiamenti del Maestro Valter Sivilotti, che lo aveva già accompagnato a Sanremo eseguite per le date in Friuli dall’Orchestra dell’Accademia musicale Naonis di Pordenone e dal Coro del Friuli Venezia Giulia diretto dal Maestro Michele Gallas. In scena anche la voce di Franca Drioli e i video di Giulio Ladini.