L’allarme di Fedriga: “Il sistema sanitario Fvg non reggerebbe a una terza ondata di coronavirus”

L’allarme di Fedriga sulla terza ondata di coronavirus in Fvg.

Con una terza ondata e gli ospedali così carichi, il sistema sanitario non potrebbe reggere”. È lapidario il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, nell’illustrare assieme al vice con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, la situazione in regione legata alla pandemia da coronavirus.

“Ora – precisa Fedriga – riusciamo a reggere un urto enorme, che ha portato il sistema sanitario sotto stress, partendo da una situazione di seconda ondata che all’inizio non vedeva pazienti ospedalizzati per Covid. Il quadro ora è diverso”. Proprio partendo dalla situazione attuale, il presidente del Fvg ha ribadito che “è necessario osservare le regole già conosciute, dal distanziamento all’utilizzo delle mascherine, fino all’igienizzazione delle mani. E bisogna anche evitare assembramenti. Se rispetteremo queste misure, abbasseremo il rischio di contagio”.

A molti, questi “suggerimenti” sembrano legati alla situazione di ieri, quando la montagna è stata letteralmente invasa dai turisti, dal Tarvisiano alla Carnia senza distinzioni. “Una delle raccomandazioni della nostra ordinanza regionale che mi sento di ribadire con forza è di evitare di recarsi da nuclei familiari diversi dal proprio – sottolinea Fedriga -. È proprio fra le mura di casa che ci si sente protetti e si allentano le attenzioni, ma è proprio allora che il virus si diffonde”.

Tutto ciò, guardando anche alle imminenti festività. “Sappiamo che non sarà un Natale come gli altri, ma se faremo tutto per bene riusciremo a salvaguardare economia e lavoro. È una battaglia di comunità, dove tutti si aiutano a vicenda”. Anche il Fvg è in attesa della campagna di vaccinazione: “Bisogna stringere i denti questo mese e affrontare la situazione in modo sostenibile – conclude Fedriga -. Io capisco i dubbi sui vaccini anti Covid, ma le informazioni ci dicono che la platea di persone testate è stata molto ampia. Ci dobbiamo fidare. Anche i vaccini “normali” hanno dei rischi, ma questi ultimi sono maggiori se non ci si vaccina”.