L’agricoltura in città, arrivano gli orti sociali che fanno bene al corpo e alla mente

Inaugurati gli orti sociali a Gorizia.

Sono stati inaugurati oggi a Gorizia i nuovi orti sociali realizzati nell’ex fondo delle Suore Orsoline di via Sant’Angela Merici, un progetto che ha visto collaborare diverse associazioni del terzo settore, con il co-finanziamento della Regione Fvg, con l’obiettivo di favorire la qualità della vita.

“Un’iniziativa importante, che nasce per far star bene le persone. Un progetto che trae origine dalle norme legate al Terzo settore e dallo straordinario patrimonio che costituiscono le realtà del volontariato, di cui questa Regione vanta numeri senza pari e dei quali siamo molto orgogliosi – ha commentato l’assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi -. Questo sistema è stato in grado di abbattere molti muri, e altri ancora ne abbatteremo insieme”.

Il progetto “Alti e altri orti sociali” ha visto la collaborazione tra diverse realtà tra cui Ater Gorizia, Comune di Gorizia, Fondazione Carigo, Anffas Udine, Fish, Grass, Apici, Uildm, Aatc, Ge.Co e Diritto di parola. “Il progetto, che nasce come agricoltura urbana, ha molteplici pregi e ha la grande forza della sinergia: la vitalità che si sprigiona quando istituzioni, enti, associazioni, privati e cittadini si uniscono per raggiungere insieme un obiettivo comune, a favore delle persone fragili, ma non solo” ha osservato Riccardi.

Grazie all’Ater che ha concesso in comodato i terreni del fondo, questi saranno affidati a persone che potranno non solo coltivare e far crescere il loro orto o il loro giardino, ma soprattutto incontrarsi, parlare, dialogare, integrarsi. “Iniziative come queste liberano risorse, energie, e fanno vivere meglio tutta la comunità” ha concluso Riccardi che si è unito alla messa a dimora delle prime piatine negli orti “alti”, creati per essere raggiunti anche da persone con disabilità. Il progetto si lega in maniera significativa anche ai percorsi dell’invecchiamento attivo.