Una fiera di Sant’Andrea sotto tono a Gorizia e pochi controlli ai varchi

La fiera di Sant’Andrea.

È stata un’edizione particolare quella della fiera di Sant’Andrea, che si è svolta da sabato 4 a lunedì 6 dicembre per le vie del centro di Gorizia. Il tempo è stato abbastanza clemente, mancavano però le giostre e, si potrebbe dire, in alcuni casi, che a mancare sono stati anche i controlli sui green pass.

I controlli.

Per entrare all’interno del circuito infatti c’erano diversi varchi d’accesso, presidiati dagli addetti alla sicurezza. Il loro compito era di controllare il green pass, cartaceo o digitale, delle persone che volevano passare per le vie delle bancarelle. Verifiche che però non sempre sono state eseguite in modo puntuale.

C’è chi ha raccontato che le verifiche sono state fatte solo da una presa visione molto veloce dell’operatore. In altri casi, invece, veniva detto che se si facevano acquisti nelle bancarelle, era necessario avere il Green pass, se invece si passava in modo veloce, si andava in un negozio o in un bar, non era necessario il certificato verde. Quindi, tutto dipendeva dall’onestà della persona. Diversi sono anche coloro che sono riusciti ad entrare nella fiera senza passare attraverso i valichi. Tra i commenti delle persone c’è stato chi ha spiegato come: “Bastava entrare nel parcheggio mercato scoperto da via Santa Chiara e uscire via Boccaccio e ti trovavi in fiera senza controlli”.

Delusione generale.

Nonostante la partecipazione numerosa delle persone, il tono dei partecipanti non è stato molto confortante. Molti infatti hanno lamentato l’assenza delle giostre, che da sempre hanno attirato grandi e piccoli, affermando che da altre parti ci sono state lo stesso. Altri hanno sostenuto che più di una fiera si fosse trattato di un semplice mercato e che a questo punto si poteva evitare di farlo.