La morte di Walter a Gorizia resta un giallo: sul corpo nessun segno di violenza

Tutti i dubbi sulla tragica fine di Walter Pappalettera.

Rimane avvolta nel mistero la tragica fine di Walter Pappalettera, il 41enne trovato agonizzante domenica pomeriggio nel suo garage, a Gorizia, e poi morto in seguito alle ferite causate da un probabile pestaggio. A trovarlo, in quel garage del residence di via Garzarolli, il padre della vittima, ed è stato proprio il padre ad allertare il 112.

Ma sulla morte di Pappalettera restano molti misteri. L’uomo presentava diverse ecchimosi al volto e una ferita lacerocontusa sulla fronte, ma nessun’altra ferita, nessuna lesione provocata da arma da taglio: sarà l’autopsia ad accertare la causa della morte. Al momento nessuna ipotesi viene esclusa dagli investigatori, nemmeno quella dell’incidente o della caduta accidentale.

Rimane naturalmente in piedi anche la prima ipotesi, quella del pestaggio o del regolamento di conti nato negli ambienti della tossicodipendenza. La procura di Gorizia ha aperto un fascicolo con ipotesi di reato omicidio. Ma come hanno fatto gli aggressori ad entrare nel garage del residence, se il portone è sempre chiuso? Forse è stata la stessa vittima a farli entrare, e questo è un altro dubbio che andrà chiarito, anche con l’analisi dei video delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso gli ingressi e le uscite dal garage di via Garzarolli.

Così come rimangono avvolti nel mistero gli ultimi istanti di vita di Pappaletera: ormai agonizzante, pare sia comunque riuscito a fare un’ultima telefonata al padre, e quando i soccorsi sono arrivati era ancora vivo. Ma quello che non sappiamo ancora è se in quegli ultimi istanti sia riuscito a dire qualcosa, magari a raccontare chi lo aveva ridotto in quello stato, e perchè.