Le Panchine Narranti a Gorizia.
Un nuovo tassello si aggiunge al percorso di rigenerazione urbana di Borgo Castello, cuore storico di Gorizia, grazie all’iniziativa delle Panchine Narranti: quattro panchine artistiche che uniscono design, scultura e racconto multimediale per valorizzare il patrimonio identitario della città. Il progetto è stato promosso da Confcommercio Gorizia in collaborazione con le associazioni Prologo ed Examina, nell’ambito del PNRR Bando Borghi, di cui l’associazione è capofila attraverso il progetto La Via del BorGO.
Ogni panchina rappresenta un aspetto della cultura goriziana: natura, tradizione, storia ed enogastronomia. Realizzate da quattro artisti – Damjan Komel, Lara Steffe, Stefano Comelli e Paolo Figar – le opere sono collocate in punti strategici del borgo, dall’ingresso della Porta Leopoldina fino a Piazza della Vittoria. Le sculture non sono solo elementi d’arredo urbano, ma veri e propri inviti a sostare, riflettere e scoprire, anche attraverso contenuti digitali accessibili via QR Code.
“Le Panchine Narranti sono opere permanenti, pensate per raccontare il territorio anche in vista di GO! 2025, ma concepite per lasciare un segno duraturo” ha spiegato Gianluca Madriz, presidente di Confcommercio Gorizia. “Sono un invito alla cittadinanza a diventare parte attiva del cambiamento”. “È un progetto nato dal territorio e per il territorio” ha aggiunto Monica Paoletich, direttore di Confcommercio Gorizia. “Coinvolgiamo artisti, promuoviamo l’identità locale e proponiamo nuovi modi di vivere e raccontare Gorizia“.
Le installazioni raccontano storie visive: dal fiume Isonzo nella Panchina della Natura, al merletto goriziano in quella della Tradizione, passando per il cancello simbolico della via Rastello fino ai simboli culinari come la Rosa di Gorizia e il mastelùt.
L’iniziativa culmina in un invito alla scoperta del borgo attraverso una passeggiata tra arte, cultura e tradizione, arricchita anche da contenuti audiovisivi curati dall’Associazione Examina e dallo storytelling artistico del fumettista Armando Polacco (Miron).