Alla scoperta del Friuli Venezia Giulia: 5 mete estive da visitare, lontane dal turismo di massa.
C’è anche un Friuli Venezia Giulia da scoprire, ci sono 5 mete estive lontane dal turismo di massa, che vanno visitate. Perchè quando si parla di vacanze estive in Italia, i pensieri corrono subito alle spiagge affollate, alle isole celebri, alle città d’arte più visitate. Ma c’è un angolo del Paese che sfugge ancora al turismo di massa, pur offrendo un’incredibile varietà di paesaggi, culture e storie da raccontare: il Friuli Venezia Giulia. Questa piccola regione del Nord-Est, stretta tra Austria, Slovenia e Veneto, è una terra di confine che vive di contrasti e convivenze, dove le Alpi si gettano verso l’Adriatico e dove le lingue, le cucine e le tradizioni si fondono in un mosaico unico.
Negli ultimi anni, il Friuli Venezia Giulia ha cominciato a far parlare di sé grazie alla rinascita di Trieste, all’attenzione verso l’enogastronomia locale e alle iniziative culturali di respiro europeo. Tuttavia, gran parte del suo territorio rimane ancora poco esplorato, specie in estate, quando le folle si concentrano in pochi luoghi noti come Grado, Lignano Sabbiadoro o la Carnia. Ma c’è un altro Friuli Venezia Giulia, fatto di piccoli borghi, vallate nascoste, riserve naturali incontaminate e sentieri dimenticati. Un luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente, dove l’accoglienza è genuina e dove si può ancora assaporare il silenzio.
Le 5 mete estive del Friuli, lontano dalle rotte battute.
Lontano dalle rotte battute, il viaggio in questa regione può trasformarsi in un’esperienza di profonda connessione con la natura e con le radici più autentiche del territorio. È proprio qui, nei luoghi meno celebrati, che il Friuli Venezia Giulia svela il suo volto più vero. Perfetto per chi cerca un’estate diversa: non la corsa al selfie perfetto, ma la lentezza, la scoperta, la meraviglia nascosta dietro una curva di strada o tra i vicoli di un borgo abbarbicato.
In questa guida proponiamo cinque località da visitare in estate, cinque mete estive del Friuli Venezia Giulia lontane dai flussi turistici principali, ma capaci di regalare esperienze intense e memorabili. Dalle valli boscose del nord ai colli friulani, passando per suggestivi altopiani e borghi medievali, ogni meta racconta una parte dell’anima nascosta della regione. Preparate lo zaino, lasciatevi alle spalle le mete affollate, e scoprite con noi il volto segreto del Friuli Venezia Giulia.
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1. Val Resia – La valle delle lingue perdute.
Incastonata tra le montagne delle Prealpi Giulie, la Val Resia è una delle valli più affascinanti e meno conosciute dell’intera regione. La sua peculiarità? Qui si parla ancora una lingua slava arcaica, il resiano, sopravvissuto nei secoli grazie all’isolamento geografico e alla tenacia degli abitanti.
Visitare la Val Resia in estate significa immergersi in un paesaggio rigoglioso, fatto di boschi fittissimi, torrenti cristallini e vette imponenti. Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie offre numerosi sentieri, tra cui il celebre anello del Monte Sart, il percorso verso il Fontanone Barman o la suggestiva Gola di Rosanda.
Non perdete una visita al Museo della Gente della Val Resia, che racconta usi, costumi e storie di questa comunità unica. Tra luglio e agosto potreste assistere a una delle feste tradizionali locali, con musiche, danze e piatti tipici come la žlikrofi, una sorta di gnocco ripieno.
2. Topolò – Il borgo dove l’arte incontra il silenzio.
Topolò, frazione del comune di Grimacco, è un minuscolo borgo della Slavia Friulana, a pochi passi dal confine sloveno. Sembra uscito da un’altra epoca: case di pietra, viuzze acciottolate, una manciata di abitanti. Ma ogni estate, per un mese, Topolò si trasforma in un laboratorio artistico a cielo aperto grazie alla manifestazione “Stazione di Topolò / Postaja Topolove”.
Artisti da tutto il mondo si danno appuntamento qui per creare, esporre, suonare, scrivere e dialogare con il paesaggio e la comunità. Non si tratta di un festival tradizionale, ma di un’esperienza immersiva in cui arte e natura si fondono in una poetica silenziosa. Fuori dai giorni della manifestazione, Topolò resta un rifugio ideale per chi cerca pace e autenticità. È il luogo perfetto per rallentare, leggere, camminare nei boschi e ascoltare il suono del vento tra le foglie.

3. Sauris – L’altipiano incantato tra leggende e prosciutti.
Raggiungere Sauris significa inerpicarsi lungo strade sinuose che si aprono, all’improvviso, su un altipiano mozzafiato incastonato tra le Dolomiti Friulane. Questo borgo, che vanta uno dei dialetti tedeschi più arcaici d’Europa, è famoso per la sua architettura in legno, il suo prosciutto affumicato e il suo spirito fiabesco.
In estate, Sauris è un paradiso per escursionisti e ciclisti: il lago artificiale dalle acque turchesi, i sentieri panoramici e l’aria tersa la rendono una meta ideale per chi vuole godersi la montagna senza la folla delle Dolomiti blasonate.
Ogni estate, Sauris ospita anche la Festa del Prosciutto, un’occasione perfetta per scoprire i sapori locali. Da non perdere una visita al piccolo birrificio artigianale Zahre Beer e un’escursione alla casera Malins, dove si produce ancora formaggio secondo metodi antichi.

4. Clauiano – Il borgo delle pietre gentili.
A pochi chilometri da Palmanova e Cividale, Clauiano è uno dei “Borghi più belli d’Italia”, eppure rimane sorprendentemente fuori dai radar turistici. Questo minuscolo centro del comune di Trivignano Udinese colpisce per la bellezza discreta delle sue case in pietra, decorate con archi, portali e dettagli architettonici che testimoniano una ricchezza antica.
Passeggiare per le vie di Clauiano è un viaggio nella storia rurale del Friuli: tutto è silenzioso, curato, armonioso. D’estate, i cortili si aprono per accogliere eventi culturali e degustazioni enogastronomiche.
Il borgo è anche un ottimo punto di partenza per esplorare la Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Colli Orientali. Un itinerario tra cantine, trattorie e paesaggi collinari che nulla hanno da invidiare alla Toscana.
5. Muggia Vecchia – Il balcone segreto sul Golfo di Trieste.
A pochi chilometri dalla frenesia di Trieste, il colle di Muggia Vecchia conserva le tracce di un antico insediamento romano e medievale, oggi ridotto a un pugno di case e alla splendida basilica di Santa Maria Assunta, risalente al IX secolo.
Muggia Vecchia offre una vista spettacolare sul Golfo di Trieste, un’atmosfera rarefatta e sentieri che scendono dolcemente verso il mare. È il luogo ideale per una passeggiata al tramonto, per un picnic tra gli ulivi o per una sosta contemplativa.
Nei dintorni, le colline carsiche offrono percorsi naturalistici e ciclovie poco frequentate, che attraversano una natura calda e profumata d’estate, tra muretti a secco, vigneti e grotte nascoste.
Il Friuli Venezia Giulia e le mete estive da scoprire.
Queste cinque località sono solo un piccolo assaggio della ricchezza nascosta del Friuli Venezia Giulia. Un territorio che, lontano dai riflettori, custodisce gelosamente il suo patrimonio fatto di bellezza discreta, cultura profonda e paesaggi indimenticabili. Scegliere di esplorarle in estate significa abbracciare un turismo diverso: più lento, più consapevole, più autentico. Il silenzio non è vuoto, ma spazio per la scoperta.