Pasta, carne e radici gastronomiche: Fabrizio Nonins ambasciatore della cucina italiana

“Collaborare con il MASAF come ambasciatore di questo progetto è per me motivo di grande orgoglio, una fonte di soddisfazione e di profondo senso di appartenenza”. Con queste parole Fabrizio Nonis, conosciuto dal grande pubblico come el Bekér, giornalista, gastronomo e produttore televisivo, racconta l’emozione di partecipare all’iniziativa promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, dedicata alla valorizzazione della cucina italiana, riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO.

Nato in Canada da madre friulana e padre veneto, Nonis torna in Italia seguendo la tradizione familiare della macelleria e si stabilisce tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, terre che rappresentano le sue radici e la sua identità. Per il progetto, realizzato in collaborazione con il MASAF e Ismea – Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sono stati prodotti tre video dedicati a uno dei simboli per eccellenza del Bel Paese: la pasta.

“Questo alimento è sano, completo e imprescindibile in ogni dieta equilibrata, capace di unire tutti gli italiani, da nord a sud. In cucina, parole come ‘pizza’, ‘pasta’, ‘ragù’ e ‘lasagna’ rappresentano la nostra identità. La pasta è la vera ambasciatrice gastronomica dell’Italia nel mondo, in grado di raccontare il nostro Paese meglio di qualsiasi altra cosa”, spiega Fabrizio Nonis.

L’incontro tra pasta e carne.

Il gastronomo con questa iniziativa rende anche omaggio alle proprie origini raccontando il ragù di cortile, un piatto della memoria che affonda le radici nella cultura contadina del Nord-Est.

“La carne da cortile è parte integrante della nostra storia gastronomica, soprattutto in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, dove si allevavano galline, anatre, quaglie e oche. Quando la mia famiglia rientrò dal Canada, ricreò quell’universo fatto di animali da cortile e prodotti dell’orto. Ricordo ancora il profumo degli arrosti e dei ragù preparati con le rimanenze dei tagli nobili, sminuzzati e cotti lentamente, con dedizione. Il ragù di cortile rappresenta il nostro passato: un piatto autentico, agricolo, legato agli animali figli della terra, che ci insegna a guardare al futuro senza dimenticare da dove veniamo”, racconta.

Grazie alla collaborazione con el Bekér, questo progetto di valorizzazione riesce a fondere due pilastri della gastronomia italiana: la pasta e la carne, che si incontrano in maniera armoniosa. “Se guardiamo alla storia della cucina italiana, dalle parole di Pellegrino Artusi ai testi della cultura gastronomica italiana, quasi nessun piatto di pasta è privo di un legame con la carne, sia essa bianca, di cortile o il classico ragù alla bolognese. Oggi la pasta si è evoluta: le sue forme e superfici, ad esempio quelle dei rigatoni e dei fusilli, sono studiate per accogliere meglio i condimenti e abbracciare la carne”.

“Raccontare e promuovere la storia della cucina italiana non significa solo parlare di piatti, ma di cultura e identità. Farlo mi riempie d’orgoglio, come professionista e come italiano. L’Italia va rappresentata e difesa per la sua bellezza e le sue eccellenze gastronomiche. Sono profondamente onorato di questo incarico e fiero di essere italiano”, conclude Nonis.