A dicembre rallentano le assunzioni in Fvg: la metà dei profili è difficile da trovare

I dati sulle assunzioni in Friuli Venezia Giulia.

Le imprese del Friuli Venezia Giulia prevedono di attivare circa 6.400 contratti nel mese di dicembre, che diventano 25.960 considerando l’intero trimestre dicembre– febbraio. Nonostante questi volumi, emerge un lieve rallentamento della domanda di lavoro rispetto al 2024: il fabbisogno occupazionale cala di 220 unità nel mese e di 710 nel trimestre. È quanto emerge dall’ultimo report Excelsior-Unioncamere, elaborato per il Fvg dal Centro studi della Camera di Commercio Pn-Ud.

Nel settore primario sono attese 430 entrate in questo mese, +40 su dicembre 2024. L’industria invece programma 1.640 contratti, che pur essendo -180 sull’anno, evidenziano un andamento molto differenziato: una crescita significativa, cioè, nelle costruzioni (+100, +23,8% su dicembre 2024) e un calo invece nella manifattura (-280 contratti programmati). Il terziario si conferma il motore principale della domanda, con 4.330 contratti previsti a dicembre (anche se con un lieve calo, di -70, su dicembre 2024): spiccano i servizi alle imprese (1.370 ingressi) e il turismo, alloggio e ristorazione, che raggiunge i 1.240 ingressi nel mese, segnando anche un incremento sensibile sul 2024, del + 8,8% sul 2024, seguito dal commercio e dai servizi alla persona.

L’analisi del presidente Da Pozzo

“I dati di dicembre – commenta il presidente della Cciaa Pn-Ud Giovanni Da Pozzo – ci restituiscono un quadro di tenuta, pur segnato da un rallentamento in alcuni comparti. La difficoltà di reperimento che coinvolge oltre la metà delle figure richieste, dagli specialisti ad alta qualificazione fino agli operai specializzati, conferma un disallineamento tra i fabbisogni delle imprese e la disponibilità di competenze. Il segnale positivo è ancora una volta la crescita nelle costruzioni e nel turismo, così come il contributo dei giovani e dei lavoratori immigrati: ciò ci ricorda che la competitività del Fvg passa dalla capacità di attrarre, formare e trattenere talenti, su cui si gioca una parte decisiva dello sviluppo dei prossimi anni. Come Camera di Commercio continuiamo a lavorare per rafforzare questo ecosistema, a partire dalla formazione specialistica, sostenere la qualità dell’occupazione e accompagnare le imprese in un mercato del lavoro sempre più selettivo e in rapida trasformazione“.

La rivoluzione dell’Intelligenza artificiale

“Stiamo attraversando una rivoluzione epocale nel mondo del lavoro e della formazione, accelerata dall’avvento dell’Intelligenza artificiale – aggiunge il presidente della Cciaa Venezia Giulia Antonio Paoletti –. Questa rivoluzione epocale non viene però adeguatamente, non dico anticipata, ma almeno accompagnata da norme e giusta formazione. Mancano operatori perché non ci sono persone esperte sul mercato, questo anche perché il sistema formativo nazionale non fornisce risposte rapide. Qui in Friuli Venezia Giulia dal punto formativo le cose funzionano meglio e la nuova legge per attrarre i talenti e consentire ai nostri giovani di trovare condizioni migliori per esprimere i propri talenti è il gusto percorso da realizzare”.

Restano ancora profili difficili da trovare.

Tornando ai dati Excelsior, il tempo determinato si conferma la forma contrattuale più diffusa (60% del totale), mentre più della metà dei profili ricercati risulta, come anticipato, difficile da trovare (54,6% del totale), soprattutto per la scarsità di candidati. Risultano difficili da reperire, tra le figure ad elevata specializzazione, gli specialisti delle scienze della vita (100%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (79%), i professionisti dei servizi sanitari e sociali (81,5%) e infine, tra gli operai specializzati, gli addetti all’assemblaggio dei prodotti industriali (81,6%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (80,4%). Le imprese prevedono che il 27% delle assunzioni sarà coperto da personale immigrato e la stessa quota di assunzioni interesserà i giovani under 30.