Terrazza a Mare di Lignano cambierà look, 8 milioni per renderla più bella

I lavori sulla Terrazza a Mare di Lignano.

A marzo 2022 il progetto definitivo, a fine anno affidati i lavori e l’inaugurazione per la stagione balneare 2024, data in cui il simbolo di Lignano, Terrazza a Mare, sfoggerà il suo nuovo look.

È, almeno nelle intenzioni, il cronoprogramma per i lavori di ristrutturazione e valorizzazione di un’architettura emblematica di Lignano Sabbiadoro e dell’intero Friuli Venezia Giulia. Progettata dall’architetto Aldo Bernardis nel 1972, la Terrazza a Mare si avvicina quindi al cinquantesimo anniversario.

I dettagli del progetto, che ha già copertura finanziaria con fondi della Regione, sono stati approfonditi nel corso di un incontro nel municipio di Lignano Sabbiadoro tra l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini e il sindaco Luca Fanotto, presenti anche l’assessore comunale al Turismo Massimo Brini e Manuel Rodeano, presidente di Lisagest, concessionaria della struttura.

“Per la Terrazza a Mare – ha ricordato Bini – è stata prevista dalla Regione la spesa complessiva di 8 milioni di euro e, nell’ambito delle azioni di intervento, la Regione è autorizzata a stipulare con il Comune di Lignano Sabbiadoro un accordo di programma per definire modalità di programmazione ed esecuzione dell’intervento pubblico di riqualificazione e messa in sicurezza della Terrazza a Mare“.

La Regione e il Comune hanno concordato sulla strategicità di un’operazione che, oltre a rendere staticamente sicura la struttura, potrà rendere Terrazza a Mare un contenitore di eventi anche d’inverno, diventando assist decisivo nel progetto di destagionalizzazione dell’attrattività della località turistica.

Bini ha sottolineato come “l’obiettivo del progetto è quindi quello di riportare Terrazza a Mare a svolgere la funzione di elemento identitario locale e regionale e punto turistico attrattivo della città, aumentandone gli spazi a disposizione, migliorandone l’accessibilità e la sicurezza e promuovendo attività culturali, commerciali e di svago. L’importanza del progetto di riqualificazione non risiede solo nel fatto che Terrazza a Mare rappresenta un’opera di particolare valenza architettonica per la regione, ma anche perché – ha spiegato Bini – l’immagine generata dal disegno di Bernardis ha catturato su di sé l’attenzione nazionale. La Terrazza a Mare risulta infatti essere uno dei pochi edifici successivi alla Seconda Guerra Mondiale raffigurata in un francobollo delle Poste Italiane
del 1988″.

L’attuale edificio ha sostituito le precedenti due versioni, la prima risalente agli inizi del Novecento su disegno del veneziano Giovanni Antonio Vendrasco e la seconda, successiva al primo conflitto bellico, portata a compimento nel 1924 su progetto dell’architetto udinese Provino Valle. Negli ultimi anni, attraverso degli interventi manutentivi, sono state apportate all’edificio a firma Bernardis alcune migliorie, ma ora si rendono necessarie delle azioni più consistenti per valorizzare
l’opera architettonica e di conseguenza l’attrattività turistica.

Un primo intervento consisterà nell’equilibrare il rapporto tra le parti pavimentate esterne e le ampie superfici coperte. Estendere le aree aperte garantirà infatti di disporre di nuovi spazi in grado di funzionare con grande flessibilità per l’intera giornata, permettendo, inoltre, di accogliere spettacoli pubblici, organizzare eventi espositivi e favorire un più adeguato e rapido scambio da e per l’arenile.

Necessarie sono anche le operazioni di consolidamento e risanamento delle strutture della Terrazza. Gli interventi sono rivolti alla messa in sicurezza dell’intradosso dei piloni di sostegno e al rinforzo strutturale laddove siano previsti ampliamenti interni (soppalco) e frontali (vetrata fronte-mare).

Il progetto sull’edificio andrà inoltre integrato da un altro sistema di interventi per favorire l’accesso tramite mobilità lenta ai servizi connessi a tale luogo simbolo, con particolare attenzione ad itinerari ciclopedonali che daranno valore aggiunto alla fruibilità delle strutture cittadine connettendole alla rete preesistente e garantendo una maggiore percezione del paesaggio circostante, in particolare quello lagunare.