Sacconi anti mareggiate distrutti e a Lignano scoppia la polemica

I sacconi anti mareggiate distrutti a Lignano.

Qualcuno, vedendoli sulla spiaggia, ha pensato che non servissero a nulla. O, peggio ancora, che inquinino, magari anche altri luoghi. Diversi cittadini hanno notato, nei giorni scorsi, i “big bag” – sacconi anti erosione dell’arenile di Lignano Sabbiadoro – distrutti dalla recente ondata di maltempo. E trattandosi di plastica, alcuni hanno ipotizzato possano essere nocivi per l’ambiente.

Il sindaco di Lignano, Luca Fanotto, parte però al contrattacco. “Se sono rotti, vuol dire che hanno svolto egregiamente la loro funzione, ossia quella del mantenimento della linea di costa durante le mareggiate – evidenzia il primo cittadino -. Ricordo che sono stati posizionati dalla Regione, su richiesta dei concessionari balneari”. Sul piatto c’è la questione del ripascimento dell’arenile (il prelievo di sabbia da altro luogo per compensare l’erosione dovuta agli agenti atmosferici, ndr) per la successiva apertura della stagione turistica e i “big bag” sono stati individuati come la soluzione più idonea. “I sacconi – ricorda ancora Fanotto – vengono costantemente monitorati dai soggetti preposti e, in caso di danneggiamento, sono poi sostituiti. Se sono deteriorati, vuol dire che hanno svolto bene il loro lavoro e che le onde, infrangendo su di loro, non hanno portato via porzioni di spiaggia. È una soluzione sperimentata con successo già due anni fa”.

Sul possibile inquinamento legato alla plastica, Fanotto respinge le critiche al mittente: “Anzitutto, non rimarranno in spiaggia, ma saranno ovviamente tolti prima dell’inizio della stagione – conclude il sindaco -. E poi, chi parla ha mai visto che cosa porta il Tagliamento sulla spiaggia? Abbiamo visto arrivare rottami, gomme d’automobile e persino lavatrici. I sacconi non sono il problema principale”.