Le grandi mostre arrivano a Monfalcone con Kandinsky e le avanguardie

Inaugurata a Monfalcone la mostra su Kandinsky.

Un’esposizione dedicata al più grande interprete e teorico dell’arte astratta di primo Novecento. S’intitola Punto, linea e superficie. Kandinsky e le avanguardie ed è la mostra che è stata inaugurata venerdì 17 dicembre, alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone.

Un percorso espositivo promosso dal Comune di Monfalcone in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, con il contributo della Regione e con il supporto di diverse importanti realtà del territorio, quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, PromoTurismoFvg, Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse, Il Piccolo e Messaggero Veneto, Nord Composites Italia e Pragotecna.

“Con questa mostra – ha sottolineato la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint – il Comune ha voluto completare la stagione espositiva 2021 e di inizio 2022 segnando nel modo migliore l’azione di riqualificazione della Galleria comunale che è stata portata avanti negli ultimi cinque anni. Il grazie della città alle istituzioni, ai curatori e agli esperti che hanno lavorato per la miglior riuscita di questo grande evento che conferma Monfalcone e la sua Galleria comunale si vertici nazionali e internazionali dei grandi appuntamenti espositivi, nel quadro di una politica culturale volta al rilancio e allo sviluppo anche in questa dimensione della nostra città”.

Il percorso espositivo.

Il percorso di mostra lo racconta la curatrice Elisabetta Barisoni, responsabile della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia. “Dopo la prima parte dedicata alla Nascita dell’astrazione – spiega – la mostra presenta, sempre attraverso i capolavori di Ca’ Pesaro, le avanguardie astratte e surrealiste. Sulla linea tracciata da Klee e Kandinsky, durante gli anni Venti si inseriscono le sperimentazioni del Surrealismo di Joan Miró, Max Ernst, Antoni Tàpies, la scultura astratta di Arp e di Alexander Calder, le analogie cosmiche di Enrico Prampolini e le forme musicali di Luigi Veronesi. La terza parte della mostra esplora la persistenza dell’astrazione nel secondo dopoguerra. Negli anni Quaranta la lezione di Kandinsky si declina nel mondo inglese con l’esperienza di Ben Nicholson, nelle esperienze internazionali dell’Espressionismo astratto e in Italia del Fronte Nuovo delle Arti e dell’Astrattismo segnico. Da Emilio Vedova a Mario Deluigi e Tancredi, da Karel Appel a Mark Tobey, le forme dell’astrazione nella seconda parte del ‘900 si collocano a metà tra Informale, suggestione lirica e gestuale. La mostra si chiude con una preziosa selezione di scultura, La scultura verso il minimalismo, che completa il percorso con capolavori di Mirko Basaldella, Eduardo Chillida, Luciano Minguzzi e Bruno De Toffoli, a testimoniare la persistenza del dialogo tra astrazione e biomorfismo verso gli anni Cinquanta. Infine la ripresa di un’astrazione radicale, quasi ascetica, si fa strada con le esperienze minimali di Richard Nonas e di Julia Mangold, che introducono il visitatore nel pensiero degli anni Settanta, alla ripresa di una nuova vita dell’arte e delle forme astratte”.

La mostra è visitabile fino al 2 maggio 2022 il lunedì, mercoledì, giovedì dalle 15.00 alle 19.00, il venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00. Sabato e domenica solo su prenotazione con visita guidata (durata 45’) nei seguenti orari: 10.00, 11.30, 13.00, 14.30, 16.00, 17.30
Informazioni: galleria.didattica@comune.monfalcone.go.it – 0481 494177 / 371