Una nuova risonanza magnetica per l’ospedale di Monfalcone

La nuova risonanza magnetica dell'ospedale San Polo di Monfalcone vista dalla vetrata della sala controllo

La risonanza magnetica a Monfalcone.

“L’entrata in funzione della nuova risonanza magnetica di ultima generazione all’ospedale San Polo è un grande passo: questa dotazione permetterà ai cittadini dell’area di evitare trasferte a Gorizia e a Trieste per tutta una serie di esami che non era possibile effettuare a Monfalcone per i limiti dell’apparecchiatura precedente”.

È quanto ha affermato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi visitando la piastra che alla Radiologia di Monfalcone ospita la nuova risonanza magnetica Philips Ingenia da 1,5 Tesla, magnete a tunnel ampio di 70 centimetri che risulta più confortevole per il paziente rispetto ai modelli precedenti. È dotata di numerose bobine per lo studio dei vari distretti anatomici, di software che consentono lo studio del sistema
nervoso centrale e periferico, delle arterie, dell’apparato muscolo-scheletrico, del mediastino, dell’addome superiore e di quello inferiore, del rachide in toto.

“Il potenziamento delle strutture del Sistema sanitario regionale – ha rilevato Riccardi – è un processo che continua all’insegna dell’avanzamento tecnologico e dell’attenzione a servizi sempre più mirati a mettere a loro agio i pazienti. La nuova risonanza magnetica al secondo piano del San Polo, per la quale la Regione ha investito 1,3 milioni di euro, sorge in una zona completamente ristrutturata, ampia, funzionale e confortevole e in un contesto di professionisti della sanità motivati”.

A regime, quando cioè la fase di formazione del corpo sanitario sarà completata, l’apparecchiatura potrà effettuare esami ogni quaranta minuti. All’illustrazione odierna hanno preso parte, accanto a Riccardi, il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana.