Trasporto abusivo, pizzicati a Monfalcone tre autocarri targati in Slovenia

Il Comune di Monfalcone ha intensificato i controlli in città.

Pizzicati dalla polizia locale di Monfalcone tre veicoli, targati in Slovenia, che effettuavano attività di trasporto in cabotaggio stradale in violazione della normativa dell’Unione Europea.

Il cabotaggio, lo ricordiamo, serve a evitare che un veicolo estero permanga continuamente sul territorio di un altro Stato violando le regole per una concorrenza leale. L’esame approfondito della documentazione, inoltre, ha fatto emergere che i conducenti avevano anche esibito lettere di vetture false per giustificare l’ingresso in Italia.

Il Comune di Monfalcone ha deciso di dichiarare guerra al passaggio di mezzi pesanti in città. L’amministrazione guidata dal sindaco Anna Maria Cisint, infatti, ha dato mandato alla polizia locale di proseguire il monitoraggio sui mezzi di trasporto pesanti e pesantissimi in città.
È dal 2018, infatti, che il Comune non rinnova il nullaosta per il passaggio dei mezzi di trasporto bramme ed è di questi giorni la notizia di ben tre sanzioni ad altrettanti trasporti abusivi.

“Il traffico di mezzi eccezionali è vietato in città – ricorda Cisint -, perché non si sente più parlare di bramme. Questa è stata una grande conquista in termini di sicurezza perché qualche anno fa sono riuscita a trovare le modalità per dirottare i carichi pesanti verso San Giorgio, non su gomma, ma via mare da Monfalcone. Ne ha tratto vantaggio la viabilità ordinaria del mandamento”.

I controlli in materia di autotrasporto vengono eseguiti sia per la sicurezza dei conducenti e degli utenti che utilizzano le strade, sia per evitare comportamenti fraudolenti che comportano uno squilibrio nella leale concorrenza tra imprese.

Ed è proprio uno di questi comportamenti illeciti che, nei giorni scorsi, sono finiti nel mirino della polizia i tre autocarri alla cui guida c’erano due conducenti sloveni e uno bosniaco. Dopo la conferma delle violazioni è quindi seguita la segnalazione alla procura di Gorizia per l’esibizione dei documenti falsi e delle sanzioni a partire da 5 mila euro per ciascun autocarro, oltre al fermo amministrativo dei veicoli per 3 mesi.