Lavariano torna a riempirsi per la Festa dell’oca e del vin novello

La Festa dell’oca e del vin novello a Lavariano.

Dopo due anni di sosta ai box per colpa della pandemia, la Festa dell’oca e del vin novello ha riempito di nuovo il centro di Lavariano, benedetta da un sole più primaverile che novembrino. Del resto era un’edizione speciale, quella del venticinquennale, come ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, che ha voluto consegnare agli organizzatori della locale Associazione il sigillo del Longobardo.

“Questa festa – ha ricordato il presidente durante la cerimonia di inaugurazione – affonda le sue radici nelle tradizioni agricole del Friuli. E si tratta di tradizioni profonde, che hanno dato vita a prodotti di eccellenza, all’attività delle latterie, alla ristorazione di qualità. Io sono convinto che si tratti di ricchezze culturali e spirituali, prima ancora che economiche, valori da difendere dagli attacchi di chi vorrebbe omologare e globalizzare”.

“I nostri produttori – ha aggiunto Zanin – sono stati capaci di innovare nella tradizione, confermandosi punti di riferimento in molti settori, tra i quali la ristorazione. E queste realtà economiche sono diventate uno straordinario veicolo di promozione turistica del Friuli. Per tutte queste ragioni – ha concluso il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa – noi amministratori dobbiamo avere l’umiltà di dire grazie a chi è stato capace di costruire dal basso una realtà così solida ed efficiente“.

Di volano turistico ha parlato anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, anch’egli presente all’inaugurazione e al battesimo della mostra fotografica che ripercorre i primi 25 anni di storia della festa.

Hanno partecipato alla giornata inaugurale anche i consiglieri regionali Mauro Bordin, Mauro Di Bert e Franco Iacop, monsignor Giuseppe Faidutti e numerosi sindaci del territorio: oltre al padrone di casa Roberto Zuliani, primo cittadino di Mortegliano, c’erano il sindaco di Udine Pietro Fontanini e i colleghi Fabrizio Pitton di Talmassons, Beppino Govetto di Pavia di Udine e Denis Lodolo di Pozzuolo del Friuli.