Pocenia sotto shock per la morte di Carlo Ghedin, precipitato sul Picco di Roda

Il lutto per la morte di Carlo Ghedin.

“Un duro colpo per tutta la comunità di Pocenia, è una notizia che mi ha sconvolto quando, ieri sera, l’ho appresa tramite una telefonata”. Queste le prime parole di monsignor Carlo Brida, il parroco di Pocenia, dopo dopo essere venuto a conoscenza della tragedia avvenuta ieri pomeriggio sul Picco di Roda, nel Cadore, nella quale ha perso la vita Carlo Ghedin, 47 anni del posto.

L’uomo, infatti, dopo le ferite subite in seguito ad una caduta, aveva immediatamente allertato i soccorsi che, al loro arrivo, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. “Mi sono recato immediatamente a casa del padre, con il quale viveva Carlo, assieme agli altri due fratelli. Il padre Achille, 92 anni, è una colonna portante, non solo della famiglia, ma anche di tutta la nostra comunità. Sacrestano da sempre al servizio della parrocchia del paese, la sua umiltà e la sua grande dignità è emersa ancora una volta, ringraziandomi ripetutamente per aver dimostrato in maniera così repentina, la mia vicinanza a tutta la famiglia”, spiega, con parole semplici ma che arrivano diritte al cuore, monsignor Brida.

Amante da sempre delle escursioni in montagna, Ghedin non aveva desistito dalle lunghe scarpinate nemmeno quando, un paio di anni fa circa, dovette fermarsi per qualche tempo a causa di una frattura alla gamba, causata proprio da una caduta durante una delle tante camminate. Fino a qualche anno fa, ad accompagnarlo nelle sue escursioni c’era anche il padre Achille, rimasto vedovo da qualche anno.

“Una bella persona, sempre molto composta, posata, a tratti riservata. Amava tantissimo la montagna, non vi ha rinunciato nemmeno dopo il piccolo infortunio che lo aveva coinvolto due mesi fa“, racconta un’amico del paese. Dipendente da trent’anni dell’azienda agricola F.lli Rabbiosi di Pocenia, dal 24 aprile aveva deciso di cambiare rotta, andando così a lavorare presso un’azienda agricola Volpares di Piancada.