A Pordenonelegge il premio Totalmente FVG

Sarà attribuito al festival Pordenonelegge, per il tramite della Fondazione omonima, la seconda edizione del Premio Totalmente FVG, riconoscimento istituito da Banca 360 FVG per celebrare quanti si sono distinti in campo culturale, economico, scientifico, sociale e sportivo nel promuovere il Friuli Venezia Giulia.

La denominazione del Premio è anche il “claim” della Banca, che esprime la copertura territoriale completamente regionale e il servizio a tutto tondo offerto a imprese, famiglie e Terzo settore.
pordenonelegge è uno dei più antichi, longevi e prestigiosi festival letterari italiani, che quest’anno festeggia la 26esima edizione. Nata nel 2000, la manifestazione ha consolidato la propria reputazione di evento culturale di riferimento all’interno e all’esterno del Paese, accogliendo ogni anno oltre 150mila appassionati di libri e semplici visitatori. Grazie al festival, i grandi nomi della letteratura italiana e internazionale sono passati da Pordenone, tanto che la città è ormai conosciuta come la “piccola capitale del libro”. Una definizione ancora più calzante in vista del prossimo futuro, visto che è stata designata proprio come “Capitale italiana della Cultura 2027”. 

La motivazione del premio.

La motivazione del Premio, attribuito da Banca 360 FVG, spiega al meglio la valenza per il territorio: “Pordenonelegge è un festival che ha saputo coniugare gli straordinari valori della cultura con la promozione economica e turistica della sua terra e della sua comunità, coinvolgendo progressivamente, oltre che la città di origine, anche le realtà della provincia e dell’intera regione – ricorda il presidente dell’Istituto di credito, Luca Occhialini -. Un evento unico nel suo genere per la capacità di creare dialogo, assicurare confronto e crescita. La perfetta sintesi tra la proverbiale sete di sapere e la consapevolezza che la cultura è anche fonte di redditività. Certamente lo è per l’anima, ma in questo caso risulta anche linfa vitale per l’economia del territorio. Il festival del Libro e della Libertà è certamente una delle più grandi invenzioni in campo letterario e artistico del Friuli Venezia Giulia nel nuovo secolo”.

Significativa anche la presentazione che gli organizzatori fanno del loro evento per l’edizione 2025: “Una città-festival, chi l’ha mai vista? Dire, infatti, che pordenonelegge è un festival che si fa a Pordenone non è comunicare ciò che gli occhi vedono e gli eventi mostrano durante questi giorni: tutta la città è festival. È una festa, perché ci si incontra, perché si immagina, perché ci si avventura, con i libri e i loro autori, con gli appassionati che li hanno letti e ne parlano, con quelli che li leggeranno, nelle vicende e nei mondi che dialogano con la realtà e con la nostra vita. Protagonisti i libri. La festa è dei libri, per i libri, con i libri, con chi li fa e chi li legge. Da sempre, innanzitutto libri: romanzi e poesie, economia e medicina, società e lavoro, geopolitica e saggistica, una parte considerevole dei temi e delle opere che nel corso di un anno si sono proposti all’attenzione, diverse forme di espressione e molteplici opportunità di conoscere.

Insomma, la prima specificazione di pordenonelegge. Festa del libro e della libertà è chiara. Meno facile è frequentare la parola “libertà”. È una parola dura o tremante, insinuante o sincera, attraente sempre, quanto a volte ingannevole. C’è un modo diretto e semplice per dire quale libertà si festeggia: quella che non brucerebbe mai i libri, che sceglie ma che non occulta le sue scelte dietro parole d’ordine o compiacimenti. La libertà di scrivere e leggere, infatti, salvaguarda sempre anche la possibilità di scegliere: quando viene meno l’una scompare anche l’altra. Tutto ciò sembra scontato e retorico, un discorso che abbiamo sentito così tanto ripetere che oramai non vale la pena di ascoltare; e proprio questa abitudine allarma, nel corso attuale di eventi che, senza la necessità di evocarli, stanno modificando ciò che eravamo abituati a vivere come democrazia, possibilità di scegliere e di operare (in una parola: libertà)”.

L’edizione numero 26.

La 26esima edizione di pordenonelegge è partita alcune settimane fa dal cuore della democrazia europea. Dai banchi dell’Eurocamera di Bruxelles, è stata nientemeno che la presidente dell’Aula, Roberta Metsola, a presentare il festival del libro.

“La lettura ci fa sentire parti della stessa umanità – ha detto, aprendo di fatto l’iter verso il grande evento -. La forza delle idee può costruire ponti di dialogo ed è uno strumento fondamentale per la nostra democrazia. Eventi come questo “sono utilissimi” poiché “la letteratura è sempre una lente privilegiata per affrontare le sfide globali“. Per la prima edizione del Premio Totalmente Fvg, nel 2024, la scelta era caduta su Gianpaolo Pozzo, patron dell’Udinese, capace di innovare il mondo dell’imprenditoria, tradizionale e sportiva, con sagacia e visionarietà. 

Pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, è a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, per il coordinamento della direttrice della Fondazione, Michela Zin.

Agrusti: “Riconoscimento all’intera comunità”

Ricevere il Premio Totalmente FVG da Banca 360 FVG è un onore profondo e insieme una grande responsabilità. Questo riconoscimento, che celebra personalità ed esperienze capaci di dare valore e visibilità al Friuli Venezia Giulia nei campi della cultura, dell’economia, della scienza, dello sport e del sociale, quest’anno ha scelto di guardare alla nostra storia e al nostro percorso. E noi non possiamo che dire: grazie.

Dal 2000, anno della prima edizione, Pordenonelegge è cresciuto insieme alla sua città e alla sua terra, fino a diventare una delle manifestazioni culturali più longeve e prestigiose d’Italia. Un festival che ha saputo aprirsi al mondo, portando in Friuli Venezia Giulia i grandi nomi della letteratura italiana e internazionale e facendone la “piccola capitale del libro”. E oggi, con Pordenone designata Capitale italiana della Cultura 2027, questo legame con il territorio e con la sua crescita culturale, economica e turistica appare ancora più evidente.

Le motivazioni del premio parlano di un evento “unico nel suo genere per la capacità di creare dialogo, assicurare confronto e crescita”, di una festa della cultura che è insieme fonte di nutrimento per l’anima e linfa vitale per l’economia locale. È proprio questo l’orizzonte che ci guida da sempre: fare del libro e della libertà le due coordinate fondamentali di un’esperienza collettiva, aperta, inclusiva. La libertà di leggere, di scrivere, di pensare, di incontrarsi: valori che difendiamo con passione e che condividiamo con decine di migliaia di lettori, autori, cittadini e turisti ogni anno.

Per questo il Premio Totalmente FVG non è solo un tributo alla nostra storia, ma soprattutto alla comunità che rende possibile il festival: alle istituzioni che ci sostengono, alle aziende che ci accompagnano, ai volontari e al pubblico che ne sono l’anima più autentica.

Un grazie di cuore a Banca 360 FVG e al suo presidente Luca Occhialini, che il 20 settembre, alle 20.30, durante il festival, ci consegnerà al Teatro Verdi, questo premio nel corso di una cerimonia condotta dal direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, e seguita da un evento speciale con Massimo Recalcati. Sarà un momento di festa, di riflessione e di gratitudine. Perché, come ha ricordato la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, presentando la 26ª edizione a Bruxelles, “la lettura ci unisce tutti e costruisce ponti di dialogo attraverso le epoche e le culture”.

Ecco: questo riconoscimento appartiene a tutta la nostra comunità, che da 26 anni crede nel potere dei libri e della libertà.