La panchina rossa di Remanzacco trasloca sulla Statale 54

Remanzacco, la panchina rossa simbolo della lotta alla violenza sulle donne trasloca sulla Statale 54.

La panchina rossa finora posizionata sotto il Municipio di Remanzacco “trasloca” sulla Statale 54, “affinché questo monumento sociale abbia la massima visibilità e migliaia di viaggiatori possano essere sensibilizzati”. Così l’assessore Annarita Durì spiega la nuova collocazione di un’importante opera, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, che l’amministrazione comunale ha voluto accompagnare con delle sagome nere raffiguranti persone, installate nel nuovo passaggio pedonale accanto alle scuole, al centro sportivo e alla Caserma dei carabinieri. Il messaggio è ampio e preciso: “dal bullismo alla mafia, rigettiamo ogni tipo di violenza”, osserva l’assessore.

I racconti delle vittime.

L’iniziativa rientra nel ciclo di eventi promossi dall’amministrazione comunale in occasione del 25 novembre, con il partenariato di SOS Rosa centro antiviolenza di Gorizia e il sostegno della Regione FVG: a novembre, alla presentazione del libro di Daniele Paroni “Ultimo appuntamento sul Tagliamento”, i genitori di Nadia Orlando e la mamma di Lisa Puzzoli hanno raccontato con coraggio le vicende che hanno visto le proprie figlie vittime di femminicidio: “Momenti di grande commozione per tutti i presenti, che attentamente hanno ascoltato lo straziante dolore delle famiglie”, riporta l’assessore Durì. All’incontro c’erano anche la presidente di SOS Rosa, Francesca Vuaran, Mariangela Fantini, presidente dell’Andos Udine, Filippo Sacchi, presidente di Road Riders M.C. North Italy, Francesco Brisighelli, presidente Red Shield bikers area, Gianni Santin, portavoce del gruppo motociclisti.

“Questi ultimi, con entusiasmo e preziosa collaborazione, hanno esaudito il nostro desiderio di unire con un messaggio solidale, rappresentato da un fiore, le comunità che accolgono sul loro territorio una panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza”, aggiunge il sindaco Daniela Briz. Un “filo solidale” percorso in moto che da Dignano – paese natale di Nadia Orlando – ha collegato i comuni della Comunità del Friuli Orientale, i cui assessori delegati hanno atteso i Road Riders accanto alla panchina rossa. “I motociclisti, che qualche anno fa avevano donato una carrozzina per gli anziani all’associazione Forum di volontariato, hanno dimostrato ancora una volta grande sensibilità e attenzione verso il prossimo”, ricorda Durì.

Il gruppo Mille Passi.

Il filo che ha simbolicamente collegato le comunità in messaggio di solidarietà è stato poi accolto e portato sul territorio attraverso una camminata libera, guidata dal gruppo Mille Passi a Remanzacco. Le riflessioni sono poi continuate in Auditorium grazie alla disponibilità della compagnia della Rosa, del gruppo Ute di Cividale, di Musica Mia e di alcune lettrici volontarie che hanno messo in scena fatti di cronaca e letture nella serata “Il coraggio di uscire dal silenzio“, messaggio impresso sul monumento della panchina rossa.