Bancarotta da 3 milioni di euro, sequestrato un capannone a San Giorgio

L’operazione della Guardia di finanza di Treviso.

Un’operazione delle Fiamme Gialle del Comando provinciale di Treviso, dirette dalla Procura, per il contrasto dei reati fallimentari nei confronti di un’azienda di Farra di Soligo, operante nel settore della fabbricazione del legno, ha portato anche al sequestro preventivo di un complesso immobiliare a San Giorgio di Nogaro, costituito da una fabbrica e un immobile residenziale, del valore di circa 1,5 milioni di euro.

L’indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria trevigiano, ha permesso di accertare che gli indagati, di quattro trevigiani, tra cui due coniugi, tutti residenti nella sinistra Piave, avevano aggravato il dissesto della società compiendo numerose operazioni di distrazione e occultamento del suo patrimonio, creando così un grave danno ai creditori, esposti per circa 3 milioni di euro.

In particolare, gli indagati, oltre a stipulare contratti “di favore” di affitto dell’azienda e di locazione dei suoi immobili a canoni irrisori, pari a un decimo del loro valore reale, avevano congegnato una complessa operazione di cessione degli immobili di proprietà della fallita, in un momento in cui era già evidente e consolidato il suo stato di grave difficoltà, a favore di un’altra società, costituita lo stesso giorno del rogito e riconducibile a loro stessi. L’aspetto più evidente dell’irregolarità dell’operazione è stato individuato dai finanzieri nel valore di cessione del complesso immobiliare: circa 7 mila euro, del tutto irrisorio rispetto a quello reale, stimabile in circa 1,5 milioni di euro.