Tra i friulani in coda per fare il pieno in Slovenia: “Costretti dai prezzi a questa continua trasferta”

Lunghe code per fare il pieno in Slovenia.

Dal confine di Casa Rossa è un via vai continuo di targhe italiane. Nel distributore Petrol subito dopo il valico la benzina sta a 1,56 euro, contro i 2 euro che tocca nei primi distributori che si trovano a Gorizia. Stessa scena si vede dalla strada dell’ex ospedale psichiatrico del capoluogo isontino che porta a Sempeter (San Pietro). Alle 8,30 di questa mattina al distributore subito oltre Vencò c’erano già 45 minuti di attesa in coda. “Da noi è diventato impossibile fare il pieno – confessa Giulio, imprenditore che vive a Manzano -. Se veramente arriva a 3 euro, come dicono, sarà un disastro”. In coda c’è anche Francesca, che fa l’impiegata in un mobilificio di Corno di Rosazzo, ma che vive a Remanzacco. “Ne approfitto per fare il pieno – dice -. A conti fatti risparmio 20 euro rispetto che da noi”.

Gli aumenti che ci sono stati dei prezzi alla pompa nell’ultima settimana anche in Slovenia non hanno preoccupato il popolo degli automobilisti. “Sempre meno che in Italia”, rispondono in coro. Le auto in fila ci sono anche al distributore di benzina di Kobarid (Caporetto). Arrivare fino a qui occorre un po’ più di sforzo, perchè bisogna percorrere tutta la statale che taglia la Valle del Natisone, in provincia di Udine. Tra i trasferisti del carburante si sentono i più classici dei ragionamenti. “Sono venuta fin qua e farò pure un po’ di spesa che pure quella è aumentata da noi”, dice Maria Giovanna, pensionata di San Pietro al Natisone. “Dovremmo bloccare tutte le auto per una settimana in segno di protesta”, propone Luciano, impiegato di Cividale. Ma intanto è anche lui a fare il pieno non appena arriva il suo turno.