Il Consorzio San Daniele inaugura il 1° impianto europeo di recupero del sale.
È stato inaugurato oggi a Trasaghis il nuovo impianto per il recupero e la valorizzazione del sale esausto derivante dalla produzione del Prosciutto di San Daniele DOP. Il progetto, promosso dal Consorzio San Daniele Dop e realizzato tramite la società controllata Promo San Daniele Srl, rappresenta un modello innovativo di economia circolare, unico in Italia e in Europa.
L’impianto tratta e rigenera due tipi di scarti salini: il sale solido esausto e la salamoia, trasformandoli in prodotti utili per il trattamento antighiaccio delle strade, la concia delle pelli e altre applicazioni industriali. Grazie a questa iniziativa, che copre il 100% del fabbisogno dei 31 produttori consorziati (circa 8.000 tonnellate all’anno), il trasporto dei rifiuti è stato drasticamente ridotto: oggi gli automezzi percorrono solo 35 chilometri tra andata e ritorno, con un taglio dell’88% delle distanze e una conseguente riduzione del 90% delle emissioni di CO₂.
L’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini ha sottolineato come l’impianto sia “un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato e un modello virtuoso e lungimirante di economia circolare. La Regione ha sostenuto con convinzione questo progetto con strumenti finanziari dedicati, dimostrando che la sostenibilità ambientale può diventare un volano di sviluppo economico e valorizzare il territorio, recuperando un capannone industriale dismesso e rilanciando la zona industriale di Trasaghis”.
Anche l’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa: “L’impianto non solo promuove l’ecosostenibilità, ma conferisce un valore aggiunto unico al prodotto Prosciutto di San Daniele, rafforzandone la riconoscibilità rispetto ai competitor.”
Il presidente del Consorzio Nicola Martelli ha definito il progetto “un passaggio strategico che trasforma un elemento di scarto in una risorsa, dimostrando come una tradizione radicata possa evolversi e guidare l’innovazione verso un modello produttivo più sostenibile ed efficiente, con benefici concreti per la filiera e la comunità”.
Come funziona il nuovo impianto di recupero del sale.
Dal punto di vista tecnico, l’impianto funziona su due linee operative: una per il trattamento del sale solido (operativa circa 200 giorni l’anno) e una per la salamoia (350 giorni l’anno, 24 ore su 24), con processi di vagliatura, lavaggio, essiccamento e trattamenti fisico-chimici e biologici che separano acqua pulita da elementi solidi recuperabili. Inoltre, è dotato di un sistema di cogenerazione che copre gran parte del fabbisogno energetico, migliorandone l’efficienza e riducendo ulteriormente i consumi.
Il sindaco di Trasaghis Stefania Pisu ha espresso soddisfazione per l’avvio dell’attività: “Questo progetto innovativo rafforza la collaborazione tra impresa, territorio e istituzioni, portando valore ambientale e economico e contribuendo allo sviluppo della zona industriale locale”.
Il rendering dell’impianto:
