Mimmo Jodice è morto a 91 anni: l’ultima mostra in Castello a Udine.
Il mondo dell’arte piange la scomparsa di Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi italiani e internazionali, morto nella sua Napoli all’età di 91 anni. La notizia della sua morte giunge proprio mentre l’ultima grande celebrazione della sua carriera è in pieno svolgimento: la mostra monografica “Mimmo Jodice. L’enigma della luce” è tuttora aperta al Castello di Udine e visitabile fino al 4 novembre.
Jodice, nato nel popolare quartiere della Sanità nel 1934 e autodidatta, ha dedicato oltre sessant’anni di carriera a una ricerca appassionata sul tempo e la memoria. Il suo inconfondibile bianco e nero, metafisico e profondo, ha saputo cogliere l’anima arcaica del mondo e della sua amata Napoli, spesso in dialogo con le vestigia dell’antico.
L’omaggio in corso al Castello
La mostra di Udine rende omaggio alla pratica sensibile e innovativa del maestro napoletano. L’esposizione “L’enigma della luce” ospita 140 opere realizzate tra il 1964 e il 2015, ripercorrendo i principali temi della sua produzione: dalle denunce sociali della Napoli degli anni ’70 alle indagini rarefatte sul patrimonio storico e artistico del Mediterraneo. L’esposizione è curata dai Civici Musei udinesi, in collaborazione con la figlia Barbara, e gli esperti Silvia Bianco, Roberto Koch e Alessandra Mauro.
Una carriera tra arte e insegnamento
Nel corso della sua lunga attività, Mimmo Jodice ha collaborato con figure di spicco dell’arte concettuale come Andy Warhol e Joseph Beuys. È stato un docente fondamentale di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, formando generazioni di nuovi talenti.
Tra i suoi lavori più celebri, la serie Vedute di Napoli e Anamnesi, con gli scatti ai capolavori del Museo Archeologico. La sua vita e la sua arte sono state recentemente oggetto del documentario Un ritratto in movimento di Mario Martone e del film Oltre il confine di Matteo Parisino, presentato alla Festa del Cinema di Roma.
Tra i riconoscimenti ricevuti spiccano il Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei, la laurea honoris causa in Architettura all’Università Federico II di Napoli e il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres conferito dal ministero della Cultura francese.
Il cordoglio dell’amministrazione comunale.
L’amministrazione comunale udinese ha voluto esprimere il più sentito cordoglio per la scomparsa di Mimmo Jodice. “Mimmo Jodice è stato autore di una fotografia rara, ha saputo mettere su pellicola uno sguardo unico, capace di cogliere la poesia dei luoghi e trasmettere un nuovo rapporto con il paesaggio urbano, nel cui vuoto c’è l’essere umano. I suoi scatti hanno fatto il giro del mondo, sono stati esposti al Philadelphia Museum of Art, alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi, e perfino fino al Louvre nel 2011″ hanno detto il sindaco Alberto Felice De Toni e l’assessore alla cultura, Federico Pirone.
“È stato un onore accogliere, presso il Castello di Udine, la sua ultima grande esposizione, ‘l’Enigma della luce’, una mostra costruita su misura per la nostra città che ha riscosso grande riscontro di pubblico e di critica. Udine ha potuto, e ha ancora per pochi giorni, ammirare da vicino il lavoro di un artista che ha attraversato più di mezzo secolo di storia italiana con profondo senso etico e spirito di innovazione. Alla famiglia, alla moglie Angela e ai figli Barbara e Francesco, che abbiamo conosciuto e con cui abbiamo collaborato, giunga la nostra più sincera vicinanza”.




