Aerei ad idrogeno nell’ex aeroporto di Udine: il progetto della Regione

Un momento del sopralluogo

Per la riqualificazione dell’ex aeroporto di Udine di pensa anche agli aerei ad idrogeno.

Un progetto per sperimentare gli aerei ad idrogeno nell’ex aeroporto di Udine “Cavalieri dell’aria”, la vasta area di proprietà della Regione che si estende tra i Comuni di Pasian di Prato e Campoformido. Ieri il sopralluogo l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro e l’assessore regionale al Patrimonio e Demanio Sebastiano Callari,

“L’area dismessa di 14mila metri quadrati dell’ex aeroporto di Udine ‘Cavalieri dell’aria’, che ricade tra i Comuni di Pasian di Prato e Campoformido, ha grandi potenzialità: va recuperata tramite progetti non solo di sperimentazione tecnico-scientifica ma anche per la realizzazione di un parco fotovoltaico e per iniziative di tipo culturale”, ha commentato l’assessore Fabio Scoccimarro.

“Il progetto dal quale siamo partiti per questa strategica zona è quello di far volare gli aerei con l’idrogeno, in forma sperimentale – continua Scoccimarro -. In tal senso un progetto di start-up va incentivato e ci sono già delle idee per raggiungere questo importante traguardo, anche se i tempi non saranno brevissimi. Ci poniamo l’obiettivo di produrre idrogeno da energia pulita fotovoltaica”.

L’area, su cui insistono nove hangar e strutture di servizio minori, non è più utilizzata per la sua funzione originaria di aeroporto: è dismessa dalla fine degli Sessanta del secolo scorso. Gli spazi sono rimasti di fatto quelli di un tempo, pur in significativa decadenza, con presenza di velivoli e di numerose testimonianze storiche, tra cui una mostra allestita in passato dall’istituto scolastico Malignani, con reperti d’epoca e pannelli esplicativi di grandi dimensioni, tutti dedicati al volo.

“Intendiamo recuperare questa vasta area, di proprietà della Regione, con più tipi di progettualità, poiché si presenta di interesse sotto molteplici punti di vista – ha detto Callari -. Il nostro intendimento è di trovare insieme delle soluzioni per valorizzare un sito così importante e in disuso da troppo tempo, e dare una nuova sistemazione alle testimonianze storiche ancora presenti in loco. Accanto agli hangar ci sono poi le piste di volo, oggi dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, ma di interesse della Regione che potrebbe acquisirle a fronte di un valido e fattibile progetto. Si può pensare, infine, anche se al momento è solo un’idea, a un utilizzo della zona da parte della Protezione civile”.

“L’obiettivo della Regione è di utilizzare gli spazi militari dismessi, come in questo caso, per l’installazione di pannelli fotovoltaici e quindi per la produzione di energia pulita – ha ribadito Scoccimarro -. Questo vale per tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia dove, durante la Guerra fredda, era dislocato un terzo delle Forze armate, con conseguente presenza di numerose caserme, oggi quasi tutte in disuso. Per il fotovoltaico sono interessate pure le aree industriali dismesse, e anche non dismesse, per non togliere spazio all’agricoltura, perché nella nostra regione il primo settore è di eccellenza”.

Callari e Scoccimarro hanno poi convenuto su un altro tipo di recupero dell’area, legata al suo ruolo storico. L’intendimento è quello di valorizzare il materiale della mostra del Malignani e quello eventualmente portato da appassionati (aerei, prototipi, alianti, motori): ricordi importanti di quello che fu questo aeroporto, sia in passato sia in epoche più recenti. Senza dimenticare il patrimonio delle Frecce Tricolore, fiore all’occhiello delle nostre Forze armate e biglietto da visita in Italia e nel mondo.

Il fine, con il supporto della Regione e di concerto con i due Comuni interessati, è quello di creare un’attrattiva turistico-museale, bonificando il sito con l’abbattimento delle strutture fatiscenti e recuperando quelle di valore storico, in seno a una generale riqualificazione della zona. Su tutto ciò Callari e Scoccimarro si confronteranno coi colleghi di Giunta e coi primi cittadini di Pasian di Prato e Campoformido, oggi rappresentati rispettivamente dai vicesindaci Ivan Del Forno e Christian Romanini.