Il concorso fotografico di Andos Udine.
L’Andos Comitato di Udine presenta la prima edizione del concorso fotografico “Premio Midolini – Speranza e Rinascita” 2025, un’iniziativa che unisce arte, solidarietà e sensibilizzazione sul tumore al seno. Il concorso Midolini, per la prima volta incentrato sulla fotografia, vuole raccontare storie di coraggio e rinascita, offrendo un messaggio positivo e di speranza a tutte le donne che affrontano questa patologia.
Per questo debutto, una trentina di fotografi hanno partecipato al concorso, realizzando scatti delle modelle che hanno indossato vestiti da sposa dell’Andos, donati da donne operate al seno. Questi abiti, conservati normalmente presso la sede dell’associazione al Città Fiera a Martignacco per essere messi a disposizione di ragazze che non possono permetterseli, hanno avuto per un giorno il compito speciale di raccontare una nuova storia, simbolo di rinascita e solidarietà.
Le sessioni fotografiche si sono svolte nel Parco Midolini, dove i fotografi hanno potuto dare libero sfogo alla propria creatività e sensibilità, utilizzando come sfondo l’opera dell’artista Luciano Spessot. La sua installazione, con due manichini immersi in un paesaggio in cui cemento, sole e alberi si incontrano, simboleggia l’equilibrio possibile tra uomo e natura e rappresenta un messaggio positivo di rinnovamento e fiducia.
Premi per i tre migliori scatti.
Il concorso mette in palio premi per i tre migliori scatti: il primo classificato riceverà 300 euro; il secondo 200; 100 euro per il terzo. La selezione dei vincitori sarà affidata a una giuria qualificata, mentre la premiazione e la mostra fotografica con le opere più significative si terranno nelle prossime settimane presso la Galleria Tina Modotti di Udine.
“Il Premio Midolini rappresenta per l’Andos un’opportunità unica per unire arte e solidarietà – dichiara la presidente dell’Associazione Donne Operate al Seno, Mariangela Fantin –. Attraverso la fotografia vogliamo valorizzare la forza e la resilienza delle donne operate al seno, raccontando la rinascita attraverso immagini capaci di emozionare e sensibilizzare la comunità”.