Il patrimonio storico si recupera grazie al bando della Fondazione Friuli

600mila euro per il territorio.

La Fondazione Friuli, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, ha avviato la terza edizione del Bando Restauro, stanziando 600mila euro a favore di Istituzioni o enti pubblici, Fondazioni, associazioni, enti religiosi (comprese le parrocchie) che intendano portare avanti progetti di restauro e valorizzazione di beni mobili e immobili di particolare rilevanza storico-artistica, nonché interventi edilizi di recupero di strutture destinati a centri di aggregazione, sia per giovani che per anziani.

Si tratta del terzo dei tre bandi previsti per l’anno 2020 – che avrebbero dovuto essere presentati a Palazzo Ricchieri, grazie alla disponibilità e collaborazione del Comune di Pordenone – dopo il Bando Welfare, presentato lo scorso 16 gennaio presso la sede della Fondazione, e dopo il Bando Istruzione, il 13 febbraio scorso presso Palazzo Antonini-Maseri in Via Gemona.

Nel complesso i tre bandi hanno messo a disposizione del territorio 1,8 milioni di euro. Anche per il Bando restauro la Fondazione ha messo in campo una forte sinergia e coordinamento, oltre che con Intesa Sanpaolo, banca fortemente radicata sul territorio, con la Regione (Assessore Tiziana Gibelli) e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio FVG (Simonetta Bonomi), non solo allo scopo di stimolare e raccogliere le istanze del territorio, ma anche per coordinare gli interventi, evitando così sovrapposizioni e dispersione di fondi.

Il bando intende porre in atto meccanismi premianti per tutti quei soggetti che hanno una responsabilità di tutela e valorizzazione nei confronti dei beni storici e artistici che le comunità considerano una loro eredità, che come tale merita di essere preservata e tramandata alle future generazioni.