Net, il caso delle dimissioni del direttore finisce in Consiglio comunale a Udine

Le opposizioni a Udine chiedono se siano corrette stime dividendi Net.

“Ci colpisce che, in piena pandemia, i dividenti previsti per il 2021, pari a 400 mila euro, siano oltre il doppio dei 177.337,63 euro incassati nel 2019, l’ultimo anno prima del Covid”.

La bufera sollevata sulla Net dopo le dimissioni del direttore generale Massimo Fuccaro finisce anche in Consiglio comunale a Udine, dove opposizioni hanno sottoscritto un ordine del giorno alla variazione di bilancio che sarà discussa stasera dal consiglio stesso.

“Tutte le forze di opposizione – spiega la consigliera del Pd, Cinzia Del Torre – condividono una forte preoccupazione per la Net. Temiamo infatti che la mancanza di pianificazione strategica lamentata dal direttore dimissionario possa impattare negativamente perfino sugli equilibri di bilancio del Comune e sul calcolo della Tari pagata dai cittadini”.

I consiglieri di minoranza, dunque, chiedono che il sindaco “dopo il preoccupante allarme lanciato dall’ex direttore di Net, Massimo Fuccaro, faccia urgentemente le indispensabili verifiche sulla gestione della società controllata dal Comune. Vogliamo capire – spiega ancora Del Torre – a che punto sia davvero la pianificazione strategica di Net, avere una rendicontazione economica di questi mesi di attività del servizio porta a porta e, soprattutto, avere certezza delle stime di entrata derivanti al Comune di Udine dai dividendi della società Net Spa, oltre che di come sia stata calcolata la Tari”.

In sintesi, dunque, le opposizioni chiedono di “chiarire se le stime di entrata del Comune siano ancora attuali e, in caso contrario, approvare con urgenza una variazione modificativa della voce di entrata extra tributaria che garantisca il permanere degli equilibri di bilancio”.