Oggi la cerimonia in ricordo della strage di Natale a Udine.
La città di Udine ha commemorato oggi i tre poliziotti caduti nella strage di Natale del 1998, evento tragico e indelebile nella memoria della comunità locale: era l’alba del 23 dicembre, alle ore 5.49, quando un boato ruppe il silenzio della città.
Una bomba, appesa alle serrande di un negozio in Viale Ungheria, esplose travolgendo i due equipaggi della Squadra Volante giunti sul posto in seguito a una segnalazione. Degli agenti coinvolti, solo uno si salvò, pur riportando gravi ferite. Persero la vita il Sovrintendente Capo Adriano Ruttar, il Vice Sovrintendente Giuseppe Guido Zanier e l’Assistente Capo Paolo Cragnolino.
In occasione del 27° anniversario della strage, ancora senza colpevoli, la Polizia di Stato di Udine ha deposto omaggi floreali presso la lapide di Viale Ungheria, teatro dei tragici fatti, e presso il Monumento a loro dedicato in Largo Ospedale Vecchio. La commemorazione è proseguita con una Santa Messa officiata da Monsignor Nobile, delegato dal Vescovo di Udine, presso la Chiesa del Tempio Ossario, alla presenza dei familiari dei tre poliziotti, del Questore e del Prefetto di Udine, del Sindaco, oltre a poliziotti in servizio e pensionati della locale Sezione dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
“Il sacrificio massimo di Ruttar, Zanier e Cragnolini è una tragedia che dopo 27 anni segna ancora la storia di Udine e del nostro Friuli. È un momento in cui ci raccogliamo accanto alla Polizia di Stato nel ricordo dei suoi caduti continuando a chiedere giustizia e a ringraziare donne e uomini impegnati per la sicurezza della comunità”, ha affermato il segretario del Pd provinciale di Udine Luca Braidotti, oggi alla Santa Messa in suffragio delle vittime della “strage di Natale”. Il segretario ha inoltre sottolineato “il dovere di sostenere la ricerca della verità su tutti gli episodi che nei decenni hanno insanguinato e turbato il Friuli” e ha espresso “riconoscenza verso chi compie il lavoro spesso pericoloso di far rispettare la legge rendendo possibile pacifica convivenza e crescita sociale”.





