La discoteca di Udine chiusa da febbraio 2020: “Vogliamo solo tornare a lavorare”

La discoteca di Udine e la questione coprifuoco.

Il prolungamento del coprifuoco, per noi, ora è una questione quasi secondaria. Vorremmo soltanto poter tornare a lavorare, anche se sappiamo che i tempi purtroppo saranno lunghi”. È il commento di Marco Crisafulli, uno dei soci della discoteca Krepapelle di Udine. Il locale è chiuso dal febbraio 2020 e la voglia di riaprire le porte è tanta.

“Siamo ancora speranzosi che questo, più avanti, possa accadere – prosegue l’imprenditore -. Saremmo felici di ripartire anche con le limitazioni. Con la conferma del coprifuoco a noi cambia pochissimo: che siano le 22 o mezzanotte, è sostanzialmente uguale”. Assieme ai soci, per ora, “resiste”, anche se le chiusure forzate sono uno scoglio difficile da digerire e proprio per questo si aspetta aiuti economici incisivi.

Crisafulli, assieme ai soci, gestisce anche altri tre locali a Udine e hinterland. “Preferiamo non lamentarci. Ogni piccolo passo avanti, per noi, è qualcosa di guadagnato” conclude.