Italia-Israele a Udine, la protesta allo Stadio Friuli. La Fifa: “La partita si farà”

Quasi certa la partita Italia-Israele a Udine.

Il match tra Italia e Israele, in programma il 14 ottobre allo Stadio Friuli, appare ormai quasi certo stando alle parole del presidente della FIFA, Gianni Infantino, nel suo discorso di apertura alla riunione del Consiglio a Zurigo. “La FIFA non può risolvere i problemi geopolitici, ma può e deve promuovere il calcio in tutto il mondo, sfruttandone i valori unificanti, educativi, culturali e umanitari”, ha detto Infantino, confermando implicitamente che l’organismo non ha intenzione di escludere Israele dalle competizioni.

“Come FIFA ci impegniamo a utilizzare il potere del calcio per unire le persone in un mondo diviso – ha aggiunto -. I nostri pensieri sono rivolti a coloro che soffrono nei numerosi conflitti in corso nel mondo e il messaggio più importante che il calcio può trasmettere ora è quello di pace e unità“, ha concluso il presidente.

Qualche giorno fa, il Times aveva ipotizzato un possibile intervento della Uefa per escludere la nazionale israeliana, ma ieri un’altra indiscrezione dei media ha riportato che proprio la Uefa, invece, avrebbe rassicurato Tel Aviv. Ora che la Fifa ha preso posizione, è ancora più improbabile che Israele venga escluso. Pare ormai praticamente certa, quindi, la partita che tante polemiche ha scatenato in Friuli e non solo.

La protesta allo Stadio Friuli.

Nel frattempo, dopo lo stop alla Flotilla, centinaia di friulani (giovani, meno giovani, famiglie con bambini) si sono radunati a Udine stasera per protestare contro l’aggressione israeliana e per la situazione a Gaza: il luogo scelto per il presidio è stato proprio lo Stadio Friuli. Diversi gli striscioni portati dai manifestanti, dalla bandiera per la pace, a uno che recitava “Nessuna complicità, Nessuna partita”.