Italia-Israele, dal Comitato Stadio Vuoto l’appello agli azzurri: un segno di pace in campo

L’appello direttamente ai giocatori dell’Italia in campo contro Israele.

Dopo l’invito rivolto al pubblico per disertare Italia-Israele, ora il Comitato Stadio Vuoto si appella direttamente ai giocatori azzurri chiedendo loro di indossare in campo un simbolo di pace di osservare un minuto di silenzio durante la partita. Un invito rivolto ai giocatori come segnale concreto di vicinanza “a chi chiede il rispetto dei diritti e della dignità umana”.

A rilanciare la proposta, durante una conferenza stampa, sono stati Franco Corleone e Andrea Sandra, portavoce del Comitato, sostenuto da numerose associazioni e realtà civili del Friuli Venezia Giulia impegnate nella difesa dei diritti umani. L’iniziativa si inserisce nel percorso di mobilitazione avviato nelle scorse settimane, quando il gruppo aveva invitato cittadini e tifosi a non assistere alla partita né sugli spalti né in televisione, raccogliendo oltre 500 adesioni in pochi giorni.

Non si può esultare mentre a Gaza si continua a morire“, ha affermato Sandra, ricordando come la protesta voglia richiamare l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso. Il Comitato aveva anche chiesto alla FIGC di destinare gli introiti televisivi della partita a un’associazione umanitaria attiva a Gaza. “La nostra proposta è stata accolta – hanno spiegato Corleone e Sandra –. Il presidente Gabriele Gravina ha confermato che la Federazione agirà in tal senso. Non è la sospensione di Israele dalle competizioni internazionali, come avevamo auspicato, ma resta un segnale positivo e condivisibile”.

Concerto rimandato.

Tra le iniziative parallele, il Comitato aveva avanzato la proposta di organizzare un concerto alternativo alla serata del match, idea che ha ricevuto l’adesione di diverse associazioni e di artisti locali e nazionali ma che non verrà concretizzata per questioni di tempi organizzativi e di sicurezza, dato il concomitante corteo pro Pal a Udine il giorno della partita (il 14 ottobre) per cui sono attesi circa 10mila manifestanti. Il concerto si terrà invece il 20 dicembre, in occasione della Marcia di Natale.

La protesta contro la partita, anche in Veneto.

Questa mattina, esponenti del Centro Sociale Rivolta, Palestra Popolare e Laboratorio climatico Pandora, hanno protestato presso la sede della Figc a Marghera, contro la partita definita “della vergogna” che si giocherà a Udine.

“Abbiamo consegnato al comitato regionale della Figc – raccontano i manifestanti -, un comunicato da trasmettere al comitato nazionale che chiede alla FIFA di escludere Israele da ogni competizione e alla FIGC di rifiutarsi di giocare una partita che rappresenterebbe una vergogna per il nostro calcio: i valori dello sport sono la condivisione, la sana competizione, la cooperazione e lo scambio, tutto il contrario di quello che la squadra israeliana rappresenta”. La manifestazione si è svolta pacificamente.