Luci spente, termosifoni abbassati e piscina chiusa: il piano del Comune di Udine contro l’emergenza bollette

Le misure del Comune di Udine per tagliare le bollette

Con lo spettro di bollette da 11 milioni di euro, il Comune di Udine corre ai ripari contro il caro energia.

In una seduta straordinaria, la giunta Fontanini ha infatti analizzato le stime dei costi di quest’anno e la proiezione è davvero pesante: oltre 10 milioni di euro per luce e gas, contro i 3 milioni del 2019. Secondo l’analisi degli uffici, infatti, il riscaldamento, sui 186 impianti che il Comune gestisce, potrebbe arrivare a 3 milioni e mezzo di euro, altrettanti l’energia cui si aggiungono quasi 3 milioni di illuminazione pubblica. L’amministrazione è quindi alla ricerca di soluzioni straordinarie per tagliare i costi, tenendo conto che per le 40 scuole comunali i margini di manovra sono pochi.

Tra le misure sul piatto, Palazzo D’Aronco sta pensando di ridurre proprio l’illuminazione pubblica, spegnendo dopo una certa ora (verosimilmente da mezzanotte alle cinque di mattina) altri punti luce in zone periferiche, oltre ai 1300 già chiusi dallo scorso marzo; a questo, si aggiunge lo spegnimento dell’illuminazione dei monumenti della città.

Per quanto riguarda il gas, invece, oltre all’applicazione della direttiva ministeriale che abbasserà il termostato di un grado (da 20 a 19), potrebbe fare più freddo in alcuni edifici pubblici, con la riduzione della temperatura in musei e cinema di proprietà comunale. L’amministrazione, inoltre, sta valutando di intervenire sulle piscine, che rientrano tra le strutture che consumano di più: quella di via Pradamano potrebbe rimanere chiusa, spostando gli utenti al Palamostre.