La mostra al Visionario di Udine.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Udine ospita una mostra che trasforma un’esperienza dolorosa in gesto artistico e poetico: “Not Even With a Flower”, il progetto della fotografa e artista veneziana Maria Silvano, porta al Cinema Visionario una riflessione potente sul tema delle immagini intime non consensuali. L’inaugurazione è prevista per martedì 25 novembre alle 18.30 nella Sala Astra, con esposizione visitabile fino al 14 dicembre.
La ricerca di Silvano parte dalle esperienze quotidiane di molte donne, vittime di invii non richiesti di foto intime tramite social e smartphone. Attraverso una fusione di fotografia, ricamo e narrazione, l’artista trasforma queste immagini indesiderate in mazzi di fiori, restituendo un senso di controllo e poetica rivendicazione.
La mostra
Per il pubblico udinese saranno esposte dieci immagini, incorniciate e coperte da una piccola tenda: la visione avverrà solo attraverso l’atto volontario di sollevare la copertura. Su un’altra parete saranno esposte sei immagini del retro di ogni ricamo, simbolo delle ferite e dei segni lasciati da questi abusi. Completano l’esposizione frammenti di storie condivise dalle donne stesse, raccolte in forma anonima dall’artista.
All’ingresso sarà previsto un trigger warning, avviso sul contenuto potenzialmente turbante, per preparare emotivamente i visitatori. L’accesso è aperto a tutte le età, con raccomandazione di accompagnamento per chi ha meno di 18 anni.
Inaugurazione e dialogo pubblico
All’inaugurazione, Maria Silvano dialogherà con l’avvocato Patrizia Fiore, esperta in tutela dei diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+, approfondendo gli aspetti legali legati agli abusi digitali. L’incontro sarà moderato da Sandro Orlando, vicepresidente di Spazio Udine. Al termine sarà possibile porre domande o condividere esperienze personali. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
“Con questo progetto artistico – sottolinea Silvano – voglio offrire alle persone che hanno subito molestie la possibilità di vedere la propria esperienza trasformata in rivendicazione attraverso l’arte”. Marta Vigna di Spazio Udine aggiunge: “Desideriamo creare uno spazio di consapevolezza, ascolto e confronto, offrendo voce a chi ha subito esperienze spesso invisibili”.
L’artista
Maria Silvano unisce sguardo antropologico e ricerca visiva, indagando temi di identità, genere e appartenenza culturale. La sua pratica integra fotografia, ricamo e tessuti per costruire nuovi livelli di senso e memoria. La sua esperienza di campo in Spagna con una comunità gitana ha influenzato profondamente il suo approccio documentario e intimo.
Ha esposto in numerosi contesti europei, tra cui Royal Anthropological Institute di Londra, DADA Post e Raum Für Drastische Maßnahme a Berlino, Espacio Zebra di Barcellona e Innerspace17 di Torino, e collaborato con festival come Transmediale, Stazione di Topolò e Disruption Network Lab. Nel campo della moda ha partecipato a eventi come Pitti Bimbo a Firenze.
Silvano è laureata in Antropologia Culturale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha completato studi avanzati in Kulturelle Bildung presso la Alice Salomon Hochschule di Berlino. Ha inoltre studiato con Franco Fontana e collaborato come assistente di Armin Linke, artista di fama internazionale.




