Inaugurato il MediaLab dell’Università di Udine.
Un nuovo, grande, laboratorio di eccellenza nel campo dei media audiovisivi, digitali e artificiali dedicato alla ricerca, alla progettazione e alla formazione di figure professionali innovative. È il MediaLab dell’Università di Udine, il 33esimo laboratorio, inaugurato oggi, del Lab Village, l’hub della ricerca integrata e mista con le imprese dell’Ateneo friulano. Si tratta del primo laboratorio ad orientamento umanistico, ma ad alto coefficiente tecnologico, che ha sede nel Village. Il MediaLab è una struttura multifunzionale di 600 metri quadrati, articolata in nove ambienti di lavoro attrezzati, in particolare di un teatro di posa dotato di tecnologie digitali, fra i pochi presenti negli atenei italiani. L’Ateneo lo ha realizzato grazie anche al sostegno del Ministero dell’università e della ricerca, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e del consorzio Inest.
Che cos’è
Il laboratorio riunisce in unico spazio produzione e post-produzione virtuale e multimediale, arti performative e preservazione, restauro e curatela del patrimonio audiovisivo. Una filiera virtuosa frutto di un expertise maturata in 25 anni di attività di ricerca, progettuale e di didattica applicata. In questi ambiti gli studiosi dell’Ateneo vantano, infatti, una lunga e consolidata collaborazione con l’Archivio Storico Luce – Cinecittà e la Consulta universitaria del cinema. Il MediaLab è guidato dalla responsabile scientifica Mariapia Comand, professoressa di Cinema del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale e coordinatrice del Gruppo di ricerca Cinema e Media.
Ricerca e didattica laboratoriale
Il MediaLab potenzia le attività di preservazione, restauro e valorizzazione dell’audiovisivo avviata nel 2000 dal laboratorio “La Camera ottica – Media preservation and restoration”. Per la didattica laboratoriale è il naturale punto di riferimento degli studenti dei corsi di laurea triennale in Discipline dell’audiovisivo, dei media e dello spettacolo – Dams, magistrale in Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media a del corso di dottorato in Storia dell’arte, cinema, media audiovisivi e musica. Centrale la sua funzione anche per i partecipanti a master, scuole internazionali intensive, corsi di perfezionamento, workshop e seminari.
Dal restauro alla sperimentazione con l’intelligenza artificiale
Il MediaLab rafforza più asset di ricerca nel campo degli studi di cinema e media dell’Università di Udine. Con progetti, sperimentazioni, brevetti e trasferimento tecnologico consente lo sviluppo di opportunità di cooperazione accademica interdisciplinare e con le realtà professionali dell’industria mediatica e dell’audiovisivo. In particolare, grazie alla sperimentazione delle nuove frontiere tecnologiche per la produzione e la post-produzione audiovisiva applicando l’intelligenza artificiale e la virtual production. E applicando i metodi e le tecnologie digitali per preservare, restaurare e valorizzare il patrimonio audiovisivo e mediale in collaborazione con le maggiori istituzioni archivistiche italiane ed europee.
Il taglio del nastro
All’inaugurazione sono intervenuti: per l’Università di Udine, il rettore Angelo Montantari, la direttrice del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, Linda Borean, la responsabile scientifica del Medialab, Mariapia Comand, e l’ex rettore Roberto Pinton; l’assessore ai rapporti con l’università, cultura e istruzione del Comune di Udine, Federico Pirone; il vicepresidente della Fondazione Friuli, Guido Nassimbeni, e la responsabile dell’Ufficio studi, ricerche, didattica e biblioteca dell’Archivio Storico Luce – Cinecittà, Patrizia Cacciani. Alla cerimonia è seguita una visita guidata.
Il tour del laboratorio
Il tour del MediaLab è partito dal virtual set progettato da Giacomo Vidoni, con installazioni realizzate dagli studenti di Letizia Monda del Dams. Simone Dotto ha poi illustrato le iniziative di ricerca e formazione su Virtual production e intelligenza artificiale. La Sala cinema è stata presentata da Andrea Mariani e Gianandrea Sasso, ciceroni degli interventi di “restauro del colore”. Cosetta Saba e Simone Venturini hanno condotto gli ospiti negli spazi della “Camera ottica”, lo storico laboratorio sul patrimonio audiovisivo del gruppo Cinema, leader nel restauro dei piccoli formati.
I nove ambiti operativi
Il MediaLab è dotato di nove ambienti di lavoro. Lo “Studio”, un teatro di posa per produzioni virtuali, ma anche spazio polifunzionale per eventi, seminari, performance e installazioni. Lo spazio “Archiviazione audiovisivi e tecnologie cinematografiche e mediali” è suddiviso in due ambiti. Uno di archiviazione degli audiovisivi che conserva le collezioni film e video del laboratorio “La Camera ottica”. Più di 1000 titoli conservati su materiali d’epoca: film muti dalle origini agli anni Venti; film sonori documentari e di animazione degli anni Trenta e Quaranta; film a lungometraggio internazionali dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, film sperimentali, amatoriali, scientifico-didattici e di famiglia su formato ridotto; video d’inchiesta e video arte degli anni Settanta e Ottanta; copie conservative e di accesso di film restaurati. Un secondo spazio è dedicato alle tecnologie del cinema e audiovisive e custodisce proiettori, macchine da presa, strumenti di editing e post-produzione, visori stereoscopici, videocamere e videoregistratori, console videogiochi dagli anni Venti agli anni Novanta del Novecento.
L’ambiente “Color grading room/Digital cinema” è una saletta cinema per il restauro del colore cinematografica e proiezioni digitali. Lo spazio “Post-produzione multimediale” è dedicato alla post-produzione fotografica, video, restauro, videogioco ed effetti visivi. L’ambito “Ispezione e documentazione film, video, media” è destinato a ispezione, analisi, documentazione e restauro tecnico di film, video e oggetti mediali. È un luogo di studio sui materiali di primo ingresso, di lavorazione di collezioni audiovisive e di formazione specialistica. L’ambiente “Digitalizzazione fotografie, film, media” è riservato alla digitalizzazione di foto, film, video, suoni e oggetti cinema e media per la conversione e rimediazione del patrimonio in via di obsolescenza, per la sua preservazione e accesso e per la rifinitura delle immagini al servizio di nuove produzioni su pellicola.
Lo spazio “Sperimentazione e design ambienti digitali, immersivi ed espositivi” è dedicato alla sperimentazione e design di ambienti digitali, immersivi, espositivi, installativi e di soluzioni educational. È un luogo di ricerca nel campo delle digital humanities, della knowledge visualization e della valorizzazione museale e virtuale della media heritage. “Smart media, social media e piattaforme digitali” è l’ambito multidisciplinare per la ricerca, sperimentazione e produzione della comunicazione digitale e dei nuovi media. Accoglie attività legate alla produzione video con tecnologie smart, alla creazione di contenuti per i social media, alla realizzazione di podcast e allo sviluppo di progetti per il web e le piattaforme digitali. Dotato di tecnologie aggiornate, lo spazio favorisce l’incontro tra creatività e innovazione, supportando studenti, ricercatori e professionisti nel campo della progettazione e contaminazione delle potenzialità espressive dei linguaggi del digitale. Il settore “Meeting e progettazione” èdotato di reti, stampanti, monitor e facilitazioni per call e streaming. Si presta anche come dashboard fisica e primo approdo per produttori, curatori, artisti che guardano al Media Lab come hub e facility di progettazione e cooperazione integrata, ibrida, condivisa.
Gli interventi
“Siamo orgogliosi di inaugurare il MediaLab – ha detto il rettore Angelo Montanari –, collocato non a caso all’interno dell’Uniud Lab Village, il polo di ricerca avanzata del nostro Ateneo. Questa infrastruttura nasce come punto di riferimento per la formazione e la ricerca d’avanguardia nel campo dell’audiovisivo e dei media, in un contesto in cui università, territorio e imprese collaborano per innovare. Con il MediaLab ampliamo ulteriormente questo spazio di crescita condivisa creando un luogo di incontro e confronto tra bisogni formativi, ricerca avanzata, forze creative e istanze imprenditoriali”.
Per la direttrice del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio cultura, Linda Borean “con il MediaLab realizziamo uno degli obiettivi centrali del progetto del dipartimento di eccellenza 2023–2027 del dipartimento. La sua creazione si inserisce in una strategia che integra competenze umanistiche, innovazione tecnologica e ricerca applicata. Questa infrastruttura rafforza il modello di valorizzazione culturale promosso dal dipartimento, potenziando il dialogo con il territorio e la nostra proiezione internazionale, senza mai perdere di vista l’importanza di una didattica che rimanga costantemente innovativa e di alta qualità” ha sottolineato infine Borean.
“Siamo lieti con Fabrizio Micarelli di essere qui a rappresentare l’Archivio storico Luce – ha affermato Patrizia Cacciani –, a portare i saluti del direttore Enrico Bufalini. Consideriamo l’inaugurazione del MediaLab dell’Università di Udine espressione di un percorso che ci ha visto in questi anni felicemente coinvolti in molti progetti. La realizzazione della filiera completa per la preservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo non può che vederci a disposizione con il nostro patrimonio e con le nostre competenze”.
Per la responsabile scientifica del laboratorio, Mariapia Comand,”con il MediaLab, il Gruppo Cinema e Media dell’Università di Udine rafforza la propria vocazione e una lunga tradizione nella valorizzazione del patrimonio audiovisivo, aprendo al contempo nuove traiettorie per la ricerca e la didattica. Grazie al MediaLab, gli studenti del Dams e della laurea magistrale in Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media potranno formarsi nella multimedialità a tutto campo, dall’ideazione alla progettazione, dalla cura alla curatela dei contenuti audiovisivi. Il MediaLab è uno spazio progettato per sostenere la creatività, promuovere competenze avanzate e accompagnare le nuove generazioni nella costruzione di un futuro professionale solido e consapevole, in dialogo con il territorio e con il contesto internazionale”.
Il MediaLab, ha evidenziato il vicepresidente della Fondazione Friuli, Guido Nassimbeni, “è un polo laboratoriale umanistico unico nel suo genere, fra i pochi in Italia. È straordinariamente attrezzato tecnologicamente e al passo con l’industria dell’audiovisivo, un fiore all’occhiello del Lab Village dell’Università di Udine. La Fondazione Friuli crede fortemente in questa nuovo centro di ricerca e sperimentazione dove studenti, docenti, professionisti e aziende dell’audiovisivo potranno interagire fra loro creando quelle sinergie virtuose tra il territorio e l’Ateneo friulano di fondamentale importanza per realtà produttive del settore”, ha concluso Nassimbeni.
“Il MediaLab rappresenta un investimento strategico sul futuro della nostra comunità – ha dichiarato Federico Pirone – perché coniuga alta formazione, ricerca d’eccellenza e innovazione tecnologica in un settore, quello dell’audiovisivo e dei media digitali, che è oggi centrale per la crescita culturale ed economica dei territori. L’Università di Udine conferma ancora una volta la sua capacità di essere motore di conoscenza e di sviluppo sostenibile, attraendo competenze, energie e risorse. Come amministrazione comunale crediamo fortemente nelle sinergie che a livello territoriale si possono generare tra Ateneo, istituzioni e mondo produttivo, perché rafforzano il ruolo del Friuli come territorio della conoscenza, della creatività e delle opportunità per le nuove generazioni”.




