Scoppia una nuova protesta per la partita Italia-Israele a Udine.
Il prossimo 14 ottobre 2025 la Nazionale di calcio di Israele tornerà a Udine per la partita di qualificazione ai mondiali contro l’Italia. L’evento sportivo si svolgerà allo stadio del capoluogo friulano, ma è già al centro di polemiche e mobilitazioni da parte di alcune realtà locali e nazionali (oltre a quelle politiche).
Il Comitato per la Palestina di Udine, insieme a diverse associazioni tra cui la Comunità Palestinese del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ODV Salaam Ragazzi dell’Olivo Comitato di Trieste, BDS Italia e Calcio e Rivoluzione, ha annunciato infatti l’organizzazione di una manifestazione contro l’evento.
Le posizioni degli organizzatori
Gli organizzatori definiscono “doveroso e necessario opporsi a ogni legittimazione delle politiche genocidiarie del governo Netanyahu”, politiche “che purtroppo passano anche attraverso il calcio e più in generale lo sport. A titolo meramente esemplificativo, la Nazionale di calcio israeliana ha recentemente dedicato il 3-1 contro l’Estonia all’esercito che sta commettendo un genocidio” spiegano.
In vista della partita, gli stessi gruppi hanno annunciato una manifestazione in piazza per il 14 ottobre, finalizzata a esprimere il loro “totale dissenso sull’incontro calcistico” e a portare “solidarietà alla popolazione palestinese, colpita dalla violenza dell’occupazione israeliana a Gaza e in Cisgiordania”.
Nel comunicato, gli organizzatori ricordano anche la mobilitazione dello scorso anno, quando circa 3.000 persone scesero in strada a Udine per manifestare contro la presenza della Nazionale israeliana. Quest’anno puntano a una partecipazione ancora più ampia per “gridare che né a Udine né altrove c’è spazio di legittimazione per l’occupazione coloniale e il genocidio”.
Ribadiscono inoltre la loro convinzione che la “pacifica convivenza tra popoli non sia un’utopia” e che “un mondo di pace e di giustizia possa realizzarsi passo passo grazie all’impegno quotidiano di tutte e di tutti”.
Prossimi sviluppi
Gli organizzatori hanno quindi comunicato che nelle prossime ore pubblicheranno un appello ufficiale alla mobilitazione sui propri canali e su quelli di altre realtà che hanno già deciso di sostenere la protesta. L’adesione rimarrà aperta fino a ottobre, con la speranza di coinvolgere ulteriori gruppi e singoli cittadini.