Protesta in piazza a Udine contro la pandemia, polemiche su controlli e promotori. In arrivo le sanzioni

Le polemiche per la protesta in piazza a Udine.

Si sono ritrovati in piazza Primo maggio a Udine per manifestare contro le restrizioni alla libertà legate alla pandemia da coronavirus. Alcune ore per stare assieme e protestare verso le limitazioni alle libertà, dagli spostamenti alla possibilità di riunirsi, fino ad arrivare alla salute.

Balli e abbracci senza mascherine, a Udine la protesta contro la pandemia.

Un appuntamento che, sebbene abbia visto la partecipazione di poco più di 50 persone, ha lasciato dietro di sé uno strascico di polemiche. Qualcuno, come il capogruppo in consiglio comunale di Progetto Udine Fvg a Udine, Michele Zanolla, ha puntato il dito sui controlli, chiedendosi dove fosse “lo sceriffo che ha sanzionato le persone che hanno preso il caffè da asporto in un bar”, in riferimento a una vicenda che ha fatto molto discutere in città.

Altri cittadini hanno criticato sia chi ha permesso di organizzare il raduno, sia i promotori, contestando a questi ultimi la mancanza di mascherine tra i partecipanti e il non rispetto del divieto di assembramento. Molti hanno chiesto perché sia stata autorizzata la manifestazione, altri hanno lamentato la “scarsa responsabilità” di chi ha preso parte all’evento in un periodo di emergenza sanitaria marcata in Fvg. Tanti, ancora, hanno chiesto come sia possibile che nessuno sia intervenuto per i controlli.

A quanto pare, però, sono in arrivo sanzioni per i partecipanti. Le ha annunciate il nuovo prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, spiegando come le forze dell’ordine non siano intervenute per non scatenare tensioni in piazza. L’identificazione, però, è comunque arrivata e ora gli interessati saranno multati.