Il rettore Roberto Pinton saluta l’Università di Udine: il bilancio dei suoi sei anni

Il rettore Roberto Pinton saluta l’Università di Udine dopo 6 anni al vertice dell’Ateneo.

“Decidere per il futuro”. È il titolo del “Rapporto di fine mandato” del rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, a conclusione dei sei anni al vertice dell’Ateneo, iniziati il 1° ottobre 2019. Il lavoro è un rendiconto delle principali attività svolte, dei risultati raggiunti e delle sfide affrontate assieme alla comunità universitaria: docenti, personale, studenti e tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla crescita dell’università. Uno strumento di riflessione sull’operato dell’Ateneo e una concreta base di ragionamento per le future scelte strategiche. A presentarlo sono stati, oggi, il rettore Pinton e il prorettore Andrea Cafarelli nel Salone d’onore di Palazzo Antonini Maseri, sede del rettorato.

Al termine c’è stato il passaggio del “testimone” con il rettore entrante, Angelo Montanari, in carica dal 1° ottobre. Il “testimone” ha preso la forma simbolica del primo comma dell’articolo 1 dello Statuto di autonomia dell’Ateneo. Le parole, che sanciscono il legame indissolubile con il territorio, sono state riprodotte sulla copertina di un libretto in argento a suggello dell’impegno e della responsabilità richieste a chi guiderà il futuro dell’Ateneo

Il “Rendiconto”

Il volume, edito da Forum editrice, ha circa 190 pagine, arricchite da grafici e tabelle esplicative, ed è suddiviso in cinque capitoli: didattica, ricerca, valorizzazione delle conoscenze, internazionalizzazione ed edilizia. Il documento, che si apre e si chiude con delle riflessioni a firma del rettore, è corredato da un’appendice dedicata ai “numeri dell’Ateneo” nel periodo 2019–2025. Pinton era stato eletto il 16 maggio del 2019, succedendo ad Alberto Felice De Toni. Il ‘Rapporto’ è disponibile a questo link.

“È un atto di restituzione, anche al territorio che ci ha sostenuto – ha sottolineato Roberto Pinton –. Un dovere, per riconoscere ciò che la comunità accademica ha vissuto, condividendo progetti, affrontando criticità e lavorando assieme in questi sei anni per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

“L’impegno – ha spiegato Pinton – è stato affrontato con senso di responsabilità e profondo rispetto per l’istituzione e il suo ruolo, sia a livello locale che nazionale. “A testa alta e a mente aperta” abbiamo salvaguardato l’autonomia del nostro pensiero e delle nostre azioni, disegnando il futuro a partire dai valori fondanti sanciti dallo Statuto della nostra Università: orgoglio e senso di appartenenza, fiducia nelle persone e nelle loro capacità, coraggio e determinazione”.

“Dal Rendiconto, una sorta di autoanalisi proiettata verso il futuro del nostro Ateneo – ha evidenziato Andrea Cafarelli – emergono quattro pilastri che hanno caratterizzato l’Università di Udine in questi sei anni: quanto realizzato è frutto di una programmazione strategica; la capacità di adattamento della comunità accademica; la forza del dialogo con il territorio, le sue istituzioni, le imprese, con il mondo della istruzione e della formazione; la crescita della nostra comunità interna in termini di gestione, programmazione, di una cultura condivisa della qualità, di un linguaggio comune” ha sottolineato infine Cafarelli.

“Alla fine di questo mandato – ha concluso Pinton –, il passaggio del testimone al professor Angelo Montanari, che guiderà l’Ateneo nei prossimi anni. non può che avvenire con un forte senso di fiducia. Fiducia nel valore delle persone che continueranno a lavorare in questa università, fiducia negli studenti che la vivranno e la animeranno, fiducia nella capacità di trasformare ancora le difficoltà in occasioni. Fiducia nella capacità della comunità di affrontare il futuro a testa alta e a mente aperta”.

Il saluto alla comunità universitaria

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“Carissime, carissimi,

Oggi termina il mio mandato rettorale. Non è retorica affermare che è stato un onore e un privilegio essere alla guida dell’Ateneo in questi anni.

È stato un periodo intenso, attraversato da eventi imprevedibili e trasformazioni profonde che hanno inevitabilmente interessato il mondo accademico.

È stato entusiasmante ed estremamente gratificante sorprendersi giorno dopo giorno per la capacità di adattamento della comunità accademica, per lo spirito di servizio, per la disponibilità e per la generosità che animano tutte le persone che ne fanno parte.

Questo è il vero patrimonio della nostra Università, al di là dei traguardi che si raggiungono anno dopo anno, rettore dopo rettore.

Ora la guida passa al professor Angelo Montanari, che da questa Comunità ha avuto la fiducia. A lui, i migliori auguri per il mandato che sta per iniziare: che possa trovare ancor più motivazioni e soddisfazioni di quante ne hanno avute coloro che l’hanno preceduto.

Ognuno di noi può contribuire a costruire la storia del nostro giovane Ateneo. L’auspicio è che la voglia e l’entusiasmo di essere parte di questo percorso si mantenga vivo in noi e diventi parte fondante del pensare e dell’agire dei nostri giovani colleghi.

Essere Rettore dell’Università di Udine è stata l’esperienza più significativa della mia lunga carriera accademica e un’impareggiabile esperienza umana.

Di tutto ciò vi sono infintamente grato; tutto ciò rimarrà per sempre nel mio cuore.

Roberto Pinton”

Il nuovo “testimone” nel passaggio di consegne

Il “testimone” nel passaggio di consegne dal rettore Roberto Pinton al rettore eletto Angelo Montanari ha preso la forma simbolica del primo comma dell’articolo 1 dello Statuto di autonomia dell’Università di Udine: «L’Università di Udine promuove lo sviluppo e il progresso della cultura e delle scienze attraverso la ricerca, la formazione, la collaborazione scientifica e culturale con istituzioni italiane ed estere, contribuendo con ciò allo sviluppo civile, culturale, sociale ed economico del Friuli». Queste parole, che sanciscono il legame indissolubile con il territorio, sono state riprodotte sulla copertina di un libretto in argento (lungo 18,9 centimetri, largo 12, alto 2,6), a suggello dell’impegno e della responsabilità richieste a chi guiderà il futuro dell’Ateneo. L’opera è stata realizzata dalla Fucina Longobarda Mazzola di Udine, fondata dal maestro d’arte Elio Mazzola.

Roberto Pinton

Nato a Padova nel 1956, Roberto Pinton è professore ordinario di Chimica agraria. Dal 1986 è all’Università di Udine dove ha ricoperto diversi incarichi istituzionali, fra i quali: direttore del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, preside della facoltà di Agraria, delegato del rettore alla ricerca e prorettore vicario.

Ha insegnato in diversi corsi di laura triennali e magistrali, in particolare Scienze agrarie, Viticoltura ed enologia e Biotecnologie. Specializzato nell’attività di ricerca nel settore della nutrizione delle piante, ha contribuito a costruire un gruppo di lavoro di livello internazionale. Responsabile locale e coordinatore di numerosi progetti di ricerca è autore di quasi un centinaio di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e oltre 130 comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.

L’Ateneo

L’Università di Udine ha oltre 15 mila studenti e più di 1300 iscritti a master, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione. La comunità accademica, distribuita nei poli di Udine, Pordenone, Gorizia e Gemona del Friuli, è composta da: 700 docenti e ricercatori; 549 amministrativi, bibliotecari, tecnici e dirigenti; 30 collaboratori ed esperti linguistici (dati al 31 dicembre 2024). I laureati dal 1978, anno della nascita dell’Ateneo, al 2024 sono 75.745.