Si è svolta oggi presso il Centro Antiblastici dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) la cerimonia di inaugurazione del nuovo sistema robotico per l’allestimento automatizzato dei farmaci antineoplastici, un’innovazione resa possibile grazie alla generosità delle sorelle Olga e Dolores Zilli, che con un lascito testamentario hanno voluto contribuire concretamente al miglioramento delle cure per i pazienti oncologici.
Alla cerimonia presenti il Direttore Generale di ASUFC – Denis Caporale, il Sindaco del Comune di Pasian di Prato Juli Peressini, il dott. Giuseppe Aprile (SOC Oncologia S. Maria della Misericordia) e la dott.ssa Germana Modesti (SOC Farmacia S. Maria della Misericordia).
Come funziona il nuovo sistema.
La strumentazione, composta dal robot APOTECAchemo della ditta Loccioni, sistema automatico per la preparazione in atmosfera controllata di farmaci chemioterapici iniettabili e da due apparecchiature semiautomatiche per l’allestimento sotto cappa, dal valore di oltre 400.000,00 euro una volta a regime consentirà di gestire volumi elevati di allestimenti giornalieri di farmaci oncologici e onco ematologici. Il sistema, interfacciato con il programma informatico regionale di prescrizione delle terapie e di somministrazione sicura dei trattamenti ai pazienti, permetterà di migliorare il processo di produzione di farmaci fondamentali per la cura dei pazienti onco-ematologici e allo stesso tempo permetterà di affrontare le criticità insite in questo processo, innalzando gli standard di sicurezza per il paziente, diminuendo rischi per gli operatori.
Il Laboratorio di Galenica Oncologica della SOC Farmacia del S. Maria della Misericordia, prepara le terapie iniettabili per pazienti oncologici e onco-ematologici sia del centro udinese sia degli ospedali di rete dell’ASUFC. Nei primi otto mesi di quest’anno sono state allestite circa 28.000 chemioterapie, una media di 150-160 al giorno, per quasi 2.500 pazienti adulti e pediatrici.
Si tratta di preparazioni sterili, a dosi personalizzate di farmaci a basso indice terapeutico, il cui allestimento richiede competenze specialistiche e un’elevata precisione, per evitare errori di dosaggio, che potrebbero comportare eventi avversi potenzialmente seri. Fino ad oggi l’attività di preparazione è stata effettuata manualmente, sotto la supervisione del farmacista, da personale tecnico qualificato che segue procedure specifiche, per contenere il rischio di errore e assicurare farmaci di qualità, efficaci e sicuri.
Innovazione e sicurezza.
L’introduzione del robot alza ulteriormente gli standard qualitativi e di sicurezza, grazie ai molteplici controlli automatizzati dello strumento, che comprendono il riconoscimento dei medicinali da manipolare, la verifica ponderale del corretto dosaggio, la registrazione informatica di ogni preparazione.
L’uso della tecnologia consente di ridurre sensibilmente l’esposizione del personale tecnico ai farmaci antineoplastici, dal momento che le fasi più delicate del processo di allestimento si svolgono all’interno di un’area protetta del robot, di diminuire il carico di lavoro manuale e lo stress posturale degli operatori, migliorando la sicurezza e il benessere complessivo dell’ambiente lavorativo.
L’innovazione introdotta non è solo un passo avanti tecnologico, ma anche una scelta strategica volta a garantire nel tempo efficienza, sicurezza e qualità delle cure.
Le parole del Direttore Generale di ASUFC, Denis Caporale.
“L’inserimento della nuova strumentazione nei locali dell’Unità Farmaci Antiblastici è stato possibile grazie alla grande generosità delle sorelle Olga e Dolores Zilli, a fronte di un lascito totale di circa 600.000,00 euro, che con questo gesto hanno voluto rafforzare la qualità delle cure per i pazienti onco-ematologici e sostenere tutti i professionisti di ASUFC che lavorano per garantire loro queste cure. Lasciti e donazioni così importanti contribuiscono a incrementare la capacità di offrire cure che mirano sempre più all’eccellenza”.