Rubano e danneggiano una casa, ma un vicino li vede: arrestati due uomini

Arrestati due uomini a Udine.

Hanno rubato e danneggiato una casa, ma un vicino li ha notati e ha subito allertato le forze dell’ordine: la Polizia di Stato ha così arrestato a Udine due uomini, un italiano e un albanese, per furto in abitazione aggravato dalla violenza sulle cose.

Il fatto è accaduto nella tarda serata di giovedì 27 aprile, quando la Sala Operativa della Questura di Udine ha inviato una Volante in via Alfieri dove un residente della zona aveva segnalato una coppia di giovani intenti a danneggiare il portone d’ingresso di uno stabile abitato.

Sul posto, i poliziotti hanno notato due uomini che uscivano di corsa dall’edificio e li hanno bloccati. I due, un cittadino italiano 37enne ed un cittadino albanese 41enne, non hanno fornito alcuna giustificazione circa la loro presenza in loco ed apparivano molto nervosi ed affannati. Dopo aver constatato che la porta d’ingresso dello stabile era stata forzata e che la mobilia della cucina alla quale si accedeva da lì era completamente danneggiata, gli agenti hanno rinvenuto in una tasca dei pantaloni dello straniero due smartphones, uno dei quali con codice di sblocco sconosciuto all’uomo, ed un paio di orecchini.

I due uomini sono stati condotti in Questura dove gli agenti hanno accertato che un telefono e gli orecchini appartenevano ad una donna residente in quell’abitazione, al momento fuori provincia, e che poco prima, il cittadino italiano aveva minacciato al telefono il di lei compagno, avvisandolo che se non gli avesse dato la somma di 50 euro, che vantava come credito, gli avrebbe sfasciato la casa. Acquisite le sommarie informazioni di un testimone e la denuncia delle persone offese, gli agenti hanno arrestato i due denunciandoli all’Autorità Giudiziaria anche per i reati di minacce aggravate e danneggiamento, e li hanno condotti in carcere.

Nella mattinata di sabato, convalidato l’arresto, il GIP, sussistendo l’esigenza cautelare di impedire la reiterazione del reato, e per lo straniero anche il pericolo di fuga, ed i gravi indizi di colpevolezza, ha disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.