Le scuole di Udine si aprono al quartiere: da aule a centri civici di comunità

Udine, l’apertura degli spazi delle scuole ad enti e associazioni.

Prosegue la strategia di apertura e condivisione degli spazi pubblici promossa dal Comune di Udine, con un focus sul cuore dei quartieri: le scuole. La Giunta comunale, nel corso della sua ultima riunione, ha approvato il nuovo regolamento per l’utilizzo temporaneo dei locali scolastici in orario extrascolastico.

Il documento ha l’obiettivo di disciplinare in modo chiaro e trasparente la possibilità per enti, associazioni e soggetti del territorio di utilizzare aule, auditorium e altri spazi delle scuole comunali al di fuori dell’orario didattico. Dopo il via libera della Giunta, il testo sarà condiviso in commissione Cultura e Istruzione e successivamente sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale.

Scuole come “Infrastrutture per la Comunità”

L’iniziativa mira a valorizzare gli edifici scolastici come veri e propri luoghi di crescita, incontro e partecipazione, elevandoli a centri civici di promozione culturale, sociale ed educativa. L’assessore all’Istruzione, Federico Pirone, ha sottolineato la visione alla base del regolamento:

“Le scuole sono spazi di crescita non solo per chi le vive ogni giorno, ma per l’intera comunità e per i quartieri. Aprirle al territorio significa riconoscerne il valore educativo e sociale, trasformandole in luoghi vivi anche oltre l’orario delle lezioni. La scuola può diventare un’infrastruttura che non si occupa solo della crescita dei ragazzi, ma rappresenta un punto di riferimento dei quartieri e delle associazioni che li animano.”

Ambito di applicazione e modalità di concessione

Il nuovo regolamento stabilisce le precise modalità con cui i locali scolastici – di competenza comunale (scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado) – possono essere concessi per attività esterne. Tali attività dovranno essere in ogni caso complementari rispetto all’offerta didattica già in corso e gestita da associazioni e cooperative.

La concessione d’uso può essere richiesta per attività culturali, sociali, educative e di cittadinanza attiva da enti pubblici, associazioni e organizzazioni senza fini di lucro. L’uso temporaneo può durare fino a 12 mesi, con possibilità di proroga.

Un elemento chiave della disciplina è l’obbligo di ottenere il nulla osta dei dirigenti scolastici. Gli enti beneficiari sono inoltre tenuti a garantire il necessario presidio di sicurezza, la pulizia e la corretta gestione degli spazi. Il Comune ha previsto apposite tariffe, con la possibilità di applicare riduzioni o esenzioni per attività ritenute di particolare interesse pubblico.

La procedura di richiesta

Le richieste di utilizzo devono essere presentate al Comune di Udine tramite apposita istanza. Per periodi inferiori a tre mesi, l’istanza deve essere presentata almeno 45 giorni prima della data di utilizzo. Per periodi superiori, la scadenza è fissata a 90 giorni prima. In caso di richieste di durata superiore ai tre mesi, l’Amministrazione attiverà una procedura pubblica di selezione, che darà priorità ai progetti con finalità educative, culturali e sociali di interesse collettivo.

L’assessore Pirone conclude rimarcando l’importanza della collaborazione tra gli attori locali: “La sinergia tra Comune, scuole ed enti del terzo settore è essenziale per la crescita della città. Con l’approvazione del nuovo regolamento si dà forma concreta a questo impegno quotidiano, definendo con chiarezza le modalità di utilizzo degli spazi scolastici e valorizzando sia l’attività delle realtà associative e culturali, sia il ruolo centrale delle scuole come punti di riferimento per tutta la comunità.”