Siglata l’intesa tra ministero dell’Interno e università di Udine in tema di sicurezza cibernetica, ricerca e protezione dati.
Formazione e ricerca scientifica si uniscono per rafforzare la sicurezza digitale: il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno e l’università di Udine hanno siglato oggi un protocollo d’intesa volto a sviluppare competenze avanzate in cybersecurity e protezione dei dati. La firma è avvenuta nel Salone d’onore di Palazzo Antonini Maseri, con il capo della polizia, prefetto Vittorio Pisani, e il rettore Roberto Pinton.
Il partenariato prevede percorsi formativi dedicati agli operatori delle Forze dell’ordine, con moduli su analisi delle minacce digitali, intelligenza artificiale e prevenzione dei reati online, mentre studenti e ricercatori dell’Ateneo potranno confrontarsi con esperti della polizia di Stato. La collaborazione interesserà anche la ricerca, con progetti congiunti su monitoraggio delle infrastrutture critiche, analisi dei big data investigativi e strumenti di rilevamento automatico delle minacce.
“Questo protocollo costruisce un modello circolare tra accademia e forze di polizia, unendo visione, competenze operative e capacità di innovazione”, ha dichiarato il prefetto Pisani. Il rettore Pinton ha sottolineato l’importanza della collaborazione in un contesto in cui tecnologie e intelligenza artificiale influenzano sempre più la società, mentre il professor Gian Luca Foresti ha evidenziato l’obiettivo di coniugare ricerca accademica e applicazioni pratiche a tutela della collettività.
Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali, delle Forze dell’ordine e delle associazioni di categoria, testimoniando l’ampio coinvolgimento della comunità nella promozione della sicurezza digitale.